
di Claudia Giannone
Il primo a fare il proprio ingresso in sala stampa, al termine dell’incontro che ha visto L’Aquila e Perugia guadagnare un solo punto, è stato il mister rossoblù Giovanni Pagliari, consapevole delle capacità degli avversari e soddisfatto della prestazione della squadra. All’ordine del giorno, in questo momento di analisi e di interviste, sicuramente le due figure evanescenti della compagine: De Sousa e Pià.
{{*ExtraImg_191730_ArtImgCenter_500x334_}}«È stata una bellissima partita tra due squadre che si trovano nelle prime posizioni. Oggi il Perugia è stato più vivo e ci ha messi in difficoltà, ma noi abbiamo ribattuto colpo su colpo. Faccio i complimenti a tutti i giocatori, mi dispiace molto per Pià. Ma sono felice di allenare questo gruppo, siamo sempre più vicini a quello che è il nostro sogno».
«Il Perugia è una squadra forte – ha aggiunto il tecnico – e sapevamo di dover stare attenti. Ma anche oggi la nostra difesa non ha preso goal. Ingrosso ha fatto benissimo. Sono soddisfatto, perché siamo stati bravi a chiudere e abbiamo anche creato delle buone occasioni».
Per quanto riguarda la sostituzione dell’attaccante ex Chieti, mister Pagliari spiega la motivazione, aggiungendo delle parole sull’acquisto di gennaio, Pedrelli, che ormai sembra aver rimpiazzato Scrugli.
«De Sousa mi ha chiesto il cambio, rischiava di stirarsi. Pedrelli? Abbiamo giocatori forti come lui. Durante la settimana lavorano bene, sono un grande gruppo. Sono contento che anche il pubblico dell’Aquila abbia visto una grande partita».
E riguardo al prossimo match, l’allenatore sa bene a cosa la squadra andrà incontro.
«A Benevento sarà difficilissima. Come lo sarà con il Pontedera, con il Gubbio e con le altre. Ce la giocheremo fino alla fine, come abbiamo fatto sempre».
Fa la sua apparizione davanti ai microfoni anche il difensore Andrea Zaffagnini.
«Abbiamo fatto una bella partita. Non è stata solo la difesa a cavarsela bene, secondo me è stata la squadra a dimostrare di essere forte. Siamo usciti con un po’ di rimpianti, perché avevamo giocato bene. Il Perugia è un bel gruppo, ma noi abbiamo cercato di dare il massimo. Sono mancati solo i tre punti».
Particolari sensazioni tornano nella mente del giocatore, quando ricorda l’episodio accaduto contro il Perugia nel corso del girone d’andata: il dubbio cartellino rosso rimediato in area degli avversari, che ha poi regalato ai padroni del “Curi” un calcio di rigore.
«Ho rischiato di ripetere l’episodio dell’andata – ha risposto Zaffagnini – ma questa volta ero fuori dall’area e ho toccato prima con la gamba. Quel cartellino rosso mi era rimasto un po’ indigesto. Oggi volevo vincere a tutti i costi, perché volevamo riprenderci quei tre punti che ci hanno rubato nel girone di andata».
L’ultimo intervento da parte del difensore classe ’88 riguarda il rigore sbagliato nel corso del secondo tempo da Inacio Pià.
«Pià è un professionista. Il rigore è una lotteria: si può segnare e si può sbagliare. Quando lui ha calciato, io mi sono girato per non guardare. Non so quale sia il motivo del suo errore, forse sentiva la pressione».