Montesilvano, Di Mattia il moralizzatore

16 marzo 2014 | 09:56
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Montesilvano, Di Mattia il moralizzatore

«Ripongo degli organi la massima fiducia nella competente attenzione inquirenti, ma la politica deve agire e non scaricare le proprie responsabilità sulla magistratura o, peggio, distogliere lo sguardo da certe cattive abitudini».

Lo afferma l’ex sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, a proposito dei poteri forti che sta denunciando con l’operazione verità avviata dopo lo ‘strappo’ dei 13 consiglieri comunali che si sono dimessi facendo cadere l’amministrazione comunale.

Proprio in riferimento all’operazione verità, Di Mattia definisce «comprensibile, si fa per dire, la preoccupazione di taluni partiti per la forma, perché oramai prossime le elezioni. Il paradosso – dice l’ex sindaco – è non avere soldi neppure per sostituire le tende nelle aule scolastiche, mentre pochi furbi trattengono nelle loro tasche soldi e opere di cui il municipio e la cittadinanza hanno pieno diritto. Il trucco è semplicissimo – aggiunge -: prima il cemento e poi, forse, le urbanizzazioni e gli oneri, cosicché, a cose fatte, dopo anni, tutto passa nel dimenticatoio, anche le polizze fideiussorie a garanzia dell’opera».

«Nessuna criminalizzazione – sottolinea Di Mattia – il problema non sono i tanti costruttori, ma i pochi disonesti. Ho visto ottimi progetti per Montesilvano. Spero che d’ora in poi vengano premiati gli onesti e assieme ad essi prosperino la nostra città e i nostri figli, perché meritano un futuro migliore – conclude l’ex sindaco -, in una città costruita intorno ai cittadini e non per gli speculatori».