
Sono 101 gli aggregati nei quali sono stati avviati i cantieri di restauro su progetti esaminati e autorizzati, anche ai fini dell’accesso ai finanziamenti, dalla soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici nel centro cittadino dell’Aquila.
I lavori sono in corso, da diversi mesi, lungo tutto l’asse centrale e in alcune aree limitrofe, con cantieri aperti lungo corso Vittorio Emanuele e corso Federico II, dal Castello ai Quattro Cantoni e San Bernardino, nelle aree di via Garibaldi, Santa Maria Paganica e San Pietro Coppito, nella zona di piazza della Prefettura, del Duomo e di Santa Giusta, fino alla Villa Comunale e a Porta Napoli.
Negli ultimi mesi sono tornati visibili, a restauri ultimati, Palazzo Paone, Palazzo Cappa Camponeschi e Palazzo Lely tra via Garibaldi e Santa Maria Paganica, Palazzo Pica in piazza IX Martiri, Palazzo Micheletti in via Castello, Palazzo Bonanni lungo corso Vittorio Emanuele, Palazzo Marinucci in via XX settembre e Palazzo de’ Nardis in via Fortebraccio. Quasi completato anche il quartiere Incis di Porta Napoli, interessante esempio di edilizia pubblica del primo Novecento e sottoposto a tutela e Villa Masci a viale Duca degli Abruzzi. Fuori città sono ultimati anche i lavori per il Castello Rivera a San Sisto, l’aggregato Madonna delle Grazie a Pettino e un edificio in via Collevernesco a Sant’Elia. A questi si aggiungono anche i primi restauri completati nel cratere, tra cui Palazzo Rosati a Ripa di Fagnano, Villa Bonanni a San Felice d’Ocre e Palazzo Rosselli a Villa Sant’Angelo.
Procedono speditamente i lavori anche negli altri cantieri aperti da tempo nel centro storico, tra cui Consorzio Vico V in via Castello, Palazzo Cappa Cappelli lurgo Corso Vittorio Emanuele, Palazzo Bafile in via Garibaldi, Palazzo Fibbioni e Consorzio Tempera nei pressi di San Bernardino, Consorzio tra via Roma e via Cascina, Palazzo Visconti a via Roio e, verso il Duomo, i consorzi di Piedipiazza, tra via Sassa e via Roio, di Piazza della Prefettura e di San Marciano. Inoltre, Palazzo Zuzi in via Bone Novelle, l’ex Inail in Corso Federico II, Palazzo Gualtieri in piazza Santa Giusta e l’aggregato “Costa degli Ebrei” in via Fortebraccio. Anche Villa La Silvestrella, il Convento di Santa Chiara e il complesso dei Salesiani, ai margini delle mura cittadine, sono quasi completati.
«I 101 cantieri aperti e i 13 restauri ultimati negli aggregati di interesse culturale costituiscono un primo importante nucleo della ricostruzione cittadina», spiega Alessandra Vittorini, soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici, ricordando che i progetti presentati hanno interessato 129 aggregati (121 nel centro storico), di cui 123 autorizzati (94 nel centro storico) pari al 95% del totale, corrispondenti ad un importo pari a circa 690 milioni di euro di contributi.
Sono dati importanti dai quali emerge l’apporto concreto al processo di ricostruzione del centro storico e alla capacità di spesa dei fondi pubblici programmati a fine 2012 assicurato dal lavoro svolto dalla Soprintendenza. Con l’approvazione e l’accertamento della congruità economica, infatti, i progetti trasmessi al Comune e all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione hanno tutti i requisiti per essere ammessi ai finanziamenti e, quindi, per aprire i cantieri e avviare i lavori.
I lavori dei cantieri avviati nei 101 aggregati impegnano un importo complessivo di circa 478 milioni di euro di contributi, mentre i rimanenti progetti approvati sono pronti per ricevere i finanziamenti, non appena disponibili.
Le attività dei tecnici della Soprintendenza non si esauriscono nell’esame e nell’autorizzazione dei progetti ma proseguono nei cantieri, con sopralluoghi, verifiche e accertamenti legati alle diverse fasi dei lavori, alle criticità, agli imprevisti e alle relative indicazioni operative in corso d’opera. E contribuiscono operativamente anche all’attuazione dell’impegnativo programma di interventi della Direzione Regionale sul patrimonio culturale pubblico e sugli edifici religiosi, coinvolti nei diversi ruoli di responsabili del procedimento, progettisti e direttori dei lavori. La Soprintendenza esamina e autorizza anche i progetti di restauro per tutti gli altri edifici di interesse culturale appartenenti ad enti e amministrazioni pubbliche. Tra gli altri: il Palazzo dell’Inps, la sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche, l’ex Gil, la Basilica di San Bernardino, Palazzo Camponeschi, il Teatro Comunale e Palazzo Margherita.
Da sottolineare, infine, la continua azione di monitoraggio sullo stato di avanzamento degli interventi autorizzati (dalla presentazione del progetto alla conclusione dei lavori) svolta dagli uffici della Soprintendenza, che sono costantemente impegnati nelle complesse e articolate attività di raccordo e confronto con gli altri uffici coinvolti nella ricostruzione post-sisma, in continui incontri tecnici con le amministrazioni comunali e gli Uffici Speciali per la Ricostruzione dell’Aquila e del cratere (USRA e USRC) e gli altri enti. Oltre alla partecipazione attiva a intese, elaborazioni congiunte di atti e documenti di indirizzo normativo, fornendo il proprio contributo tecnico e metodologico alla definizione delle schede parametriche USRA e USRC, la Soprintendenza assicura la presenza costante alla Commissioni pareri previste dal Decreto Monti del 2013, operative dall’inizio del 2014 per la valutazione delle schede parametriche e degli interventi di restauro e ricostruzione post-sisma.
{{*ExtraImg_191841_ArtImgCenter_500x325_}}