
«Consideriamo le primarie del 30 marzo prossimo una conquista del Partito Democratico dell’Aquila. La scelta del candidato avverrà seguendo i criteri della partecipazione e della trasparenza. Siamo orgogliosi di avere la responsabilità di poter usufruire di un percorso di questo tipo: ma come tutte le cose preziose, anche le primarie hanno bisogno di essere custodite e protette». Si esprime così, in una nota, il segretario provinciale del Partito Democratico, Stefano Albano, dopo aver assistito a ‘indesiderati’ rumors politici e strumentali di fondo, che, a detta sua, hanno solo lo scopo di avvelenare il voto.
«Non permetteremo – continua – che incursioni e strumentalizzazioni, a maggior ragione da parte di chi non ha la credibilità per alzare la voce, cerchino di avvelenare il clima del voto della settimana prossima. Attacchi come quello del centrodestra e di esponenti della Giunta regionale al candidato Alfredo Moroni saranno respinti. Attacchi strumentali, privi di onestà: Moroni – come il suo avversario, Pietrucci – è un candidato di primo ordine, che ha sempre dimostrato competenza e onestà nel suo lavoro da dirigente regionale».
«Quella che gli è stata tesa dalla giunta regionale è una vera e propria imboscata: incapaci di fare il proprio dovere, ovvero trovare le risorse, Chiodi e i suoi hanno pensato di fare finta di poter utilizzare fondi destinati al personale, salvo poi chiedere a un dirigente di assumersi la responsabilità giuridica della variazione di bilancio. A Moroni è stato chiesto: puoi garantire che questi soldi non siano già vincolati per altri usi? Ma spettava a lui dire il falso, o piuttosto non spettava alla giunta regionale fare scelte in nome della responsabilità? Ma non era questo l’interesse, evidentemente, l’interesse stava nel fare finta di trovare dei soldi che non ci sono mai stati, salvo poi attribuire la colpa della loro mancanza a un dirigente che, essendo un esponente del centrosinistra, capitava proprio a puntino. La politica che scarica sulla burocrazia la propria colpa è solo l’ultima puntata della sconfortante saga che è il fallimento del governo regionale di Gianni Chiodi».