E il ritorno lassù

19 marzo 2014 | 05:23
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E il ritorno lassù

di Valter Marcone

E il ritorno lassù tra le antiche

strade e i muri sbrecciati,

i campanili silenziosi e le fontane mute

è come un filo d’Arianna

d’una vita. Quante vite. Dove

si gonfia qual mare di soglie povere,

usci vuoti, gugliate gugliate

di luce e sole perdute

nei cortili e sui cornicioni

della mia città lassù.

Lassù non ci sono voci, non senti

“come va“, ”prendi un caffè”,

“che cosa mi racconti“.

Senti solo pensieri come cumuli

di terra da riporto e non c’è

più nessuno, sono tutti di passaggio .

Mentre sono qui è come guardare

il volto d’Iddio caldo di speranza

con l’occhio di una lungimirante

preghiera sulle labbra

e poi cedere a poco a poco.

A poco a poco.

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