Presidi di Polizia, «Troppe parole, pochi fatti»

26 marzo 2014 | 18:35
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Presidi di Polizia, «Troppe parole, pochi fatti»

Si è svolto, nella giornata di ieri, il preannunciato incontro tra i Sindacati della Polizia di Stato ed il Ministro dell’Interno, il Vice Ministro e il Capo della Polizia, per un confronto sul “progetto di riorganizzazione dei Presidi di Polizia”; durante l’incontro si è parlato anche di sblocco del contratto e degli automatismi stipendiali oltre che del riordino delle carriere e politiche abitative.

Nel corso del confronto tutte le organizzazioni sindacali unitariamente, esprimevano la netta contrarietà rispetto ad una chiusura «irrazionale» dei Presidi di Polizia, in particolare degli Uffici distaccati e sedi di Autorità locali di Polizia Stradale nonché alla necessità di sbloccare, immediatamente, il tetto salariale, i contratti di lavoro e gli automatismi stipendiali, procedendo rapidamente all’approvazione della legge delega sul riordino delle carriere.

Il Ministro Alfano, relativamente alla razionalizzazione dei “presidi di Polizia”, ha assunto l’impegno a prevedere a breve un nuovo incontro-confronto sulla riorganizzazione dei Presidi di Polizia, in quanto per ora si tratta di «un’ipotesi di progetto in fase istruttoria».

I sindacati hanno preso atto di quanto detto dal Ministro dell’Interno ed hanno a loro volta rappresentato all’On. Alfano che:

qualora le problematiche evidenziate nel corso dell’incontro odierno, non dovessero trovare adeguate soluzioni, saranno pronti alla mobilitazione generale di tutta la categoria durante il semestre europeo.

A seguito di tali notizie la Segreteria aquilana del COISP – sindacato indipendente di Polizia – rimane tiepida sulle aperture del Ministro. Dichiara: «Purtroppo, in passato, abbiamo avuto esperienze negative constatando che alle parole non seguono poi i fatti pertanto è nostra intenzione mantenere alta l’attenzione a difesa dei “presidi di Polizia” nel territorio di nostra competenza (Valle Peligna – Alto Sangro e Ortucchio) facendo sì che le iniziative tese a far conoscere ai cittadini cosa significhi perdere un “punto di riferimento” in termini di prevenzione della sicurezza delle città e delle strade, continuino.

Discuteremo con il Sindaco di Sulmona, a cui va ancora il nostro ringraziamento per il sostegno alla manifestazione del 21 marzo scorso, programmando per il prossimo futuro altre iniziative per tenere in evidenza questa problematica che interessa oltre 40 mila abitanti».

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