L’Aquila, Paradiso dell’acqua a Borgo Rivera

27 marzo 2014 | 15:12
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L’Aquila, Paradiso dell’acqua a Borgo Rivera

di Antonella Calcagni

Sovrasta la fontana delle novantanove cannelle e regala uno scorcio di città incantato il sito di circa 5 mila metri quadrati destinato a diventare il parco delle acque della città dell’Aquila. Un’area verde che sarà l’emblema della città che fa derivare, appunto, il suo nome proprio dall’acqua (Accula). Per questa ragione l’assessore comunale Alfredo Moroni ha espresso la volontà di far diventare il dolce rumore dell’acqua che sgorga la colonna sonora permanente del futuro parco, attraverso un sistema di amplificazione dello scroscio della fontana delle cannelle.

Il sito, che da decenni versava in uno stato di completo abbandono, oggi si presenta bonificato, il terreno è stato espropriato di recente ai privati. Si è in attesa del via libera al concorso di progettazione internazionale.

Il sindaco Massimo Cialente pensa ad una parte dedicata ad un parco avventura, un’altra alla ristorazione, che potrebbe essere ricavata dal rudere posto in cima alla collinetta terrazzata che ospitava una volta un’antica conceria. Per la realizzazione delle strutture sono a disposizione circa 900 mila euro.

L’importanza strategica della zona che era fino a qualche tempo fa una sorta di selva è stata rilevata dall’assessore Alfredo Moroni: «Puntiamo sul binomio acqua-L’Aquila – ha aggiunto ripercorrendo le tappe dell’operazione – Nel 2011 abbiamo avuto il contributo per l’acquisto dell’area, compreso l’immobile danneggiato dal sisma. La giunta comunale nel 2011 ha approvato il progetto preliminare redatto dal settore Ambiente; nel dicembre dello stesso anno è stato approvato il progetto definitivo. Gli espropri effettuati nel 2013 sono costati 499 mila euro. I lavori di bonifica e di riqualificazione sono stati affidati al settore ambiente per un costo di 42 mila euro. Ulteriori 27 mila euro sono stati spesi per gli studi geologici di tutta l’area. Ulteriori fondi pari a 86 mila euro sono giunti da una donazione e altri 262 mila dalla vendita delle azioni della società Autostrade da parte del comune dell’Aquila».

Oltre al parco vero e proprio si punterà a realizzare anche spazi per rappresentazioni ed eventi. Nel frattempo saranno presi in cura gli alberi esistenti e piantumati altri arbusti.

Imponente dovrà essere invece la canalizzazione dell’acqua sorgiva che al momento sembra invadere gran parte del sito. L’idea è tuttavia quella di lasciare cascatelle naturali qua e là. Una volta realizzato il parco delle acqua avrà tre accessi.

Il sindaco Massimo Cialente ha spiegato che tutto l’iter verrà affrontato attraverso un percorso partecipativo portato avanti con i residenti del borgo Rivera e con l’omonima associazione. A breve sarà convocata una riunione per comprendere se c’è condivisione sul progetto. Cialente ha inoltre espresso la volontà, condivisa dalla giunta, di intitolare l’area verde allo scomparso Italo Grossi. Dovranno essere poi i cittadini a prendersi cura del parco o almeno ad aprire e chiudere mattina e sera. La parte dedicata alla ristorazione e ai servizi secondo l’idea di Cialente potrebbe invece essere data in concessione a privati per un periodo di tempo.

Il parco delle acque potrebbe essere l’ultimo tassello di Borgo Rivera, che rinasce dalla sue ceneri più bello di prima. Entro l’estate, peraltro dovrebbe essere inaugurato il museo nazionale nei locali dell’ex mattatoio comunale.