Estorsione e botte a L’Aquila, tre denunce

28 marzo 2014 | 10:36
Share0
Estorsione e botte a L’Aquila, tre denunce

Avrebbero chiamato la vittima sulla propria utenza cellulare, preannunciando che sarebbero andati a casa sua per ottenere la restituzione di una somma di denaro. Poi tre persone – due trentenni ed un quarantenne, tutti romani – si sarebbero presentati sotto casa della vittima, un coetaneo aquilano, e quando il ragazzo è uscito di casa per incontrare un familiare, lo avrebbero affrontato, chiedendo la restituzione dei soldi. Al diniego del giovane, i tre lo avrebbero picchiato con calci e pugni e analoga sorte sarebbe toccata al familiare, il quale, per sfuggire alle grinfie degli aggressori, avrebbe consegnato loro la somma di 50 euro, tutto il denaro che al momento aveva in tasca.

Il giovane e il parente sono andati in ospedale, al San Salvatore, per le cure del caso, e poi in Questura per sporgere denuncia contro ignoti. I due avrebbero infatti detto di non conoscere gli aggressori, i quali, tuttavia, dopo accurate indagini, sono stati identificati.

Il personale della sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” della Squadra Mobile li ha deferiti alla Procura della Repubblica dell’Aquila con l’accusa di lesioni personali aggravate ed estorsione.

Il giovane aquilano malmenato ha denunciato di aver ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto, nella quale l’interlocutore gli preannunciava che si sarebbe recato presso la sua abitazione per riscuotere la somma di denaro a lui dovuta. Dopo qualche ora, a tarda sera, il ragazzo è uscito da casa con un familiare e si è trovato davanti tre individui, che immediatamente gli avrebberi chiesto il presunto credito vantato. Alla reiterata richiesta di denaro il giovane avrebbe risposto negativamente e sarebbe salito a bordo dell’auto condotta dal familiare. A questo punto i tre aggressori avrebbero aperto gli sportelli dell’auto afferrandolo e tirandolo fuori dall’abitacolo. Il giovane avrebbe tentato la fuga, ma cadendo sarebbe stato raggiunto dai tre che avrebbero a percuoterlo. Il familiare del ragazzo, a quel punto, sarebbe sceso dall’auto e avrebbe cercato, invano, di aiutare il giovane, venendo egli stesso aggredito e costretto a consegnare la somma di denaro pretesa dai tre, di cui, però, al momento non aveva disponibilità. Pertanto, avrebbe dato loro solo la somma di 50 euro.

Le grida di aiuto dei due avrebbero poi messo in fuga gli aggressori.

Le indagini sono state da subito difficoltose – visto che il giovane aquilano avrebbe sempre dichiarato di non conoscere i suoi aggressori, né, tantomeno, di sapere il motivo per cui gli stessi pretendessero da lui dei soldi – e si sono sviluppate attraverso l’esame dei tabulati telefonici della vittima, da successive individuazioni fotografiche e dalle testimonianze.

I tre sono stati in questi giorni avvisati della conclusione delle indagini dal pm Ciccarelli.