
Anche quest’anno il mondo spegne le luci per un’ora. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i governi del Pianeta affinché adottino politiche energetiche più sostenibili e taglino le emissioni di CO2.
È l’Earth hour – [url”L’Ora della Terra”]http://www.wwf.it/noi_facciamo/oradellaterra/[/url], l’azione simbolica contro i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale del Wwf – giunta alla sua ottava edizione – che oggi inizia la sua [i]ola[/i] lungo paralleli e meridiani della Terra, cominciando aspegnere le luci alle Isole Samoa e finendo il suo tour energetico a Tahiti.
Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande [i]ola[/i] di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo. Per la precisione, nel mondo rimarranno al buio l’Artico e l’Amazzonia, l’Empire State Building, il Tower Bridge di Londra, la Porta di Brandemburgo, la Torre Eiffel, il Cremlino e la Piazza Rossa di Mosca, mentre in Italia si spegneranno la facciata e la cupola di San Pietro, la Torre di Pisa, la Valle dei Templi, la Basilica di Santa Croce a Firenze, Piazza San Marco a Venezia e Piazza del Plebiscito a Napoli.
Nel giro di tre anni l’Ora della Terra è letteralmente esplosa, grazie anche a una diffusione capillare via web e [i]social network[/i], e attraverso le varie edizioni ha coinvolto [i]testimonial[/i] eccellenti come l’attrice Kate Blanchett, la top model Gisele Bundchen, il regista Pedro Almodovar, la musicista Alanis Morisette, le squadre di calcio Real Madrid e del Bayern Monaco, il premio Nobel per la pace Desmond Tutu, e, in Italia i campioni di calcio Francesco Totti e Fabio Cannavaro ma anche la compianta scienziata premio Nobel Rita Levi Montalcini e lo stilista Giorgio Armani.