Gran Sasso, c’è un Centro turistico da salvare

31 marzo 2014 | 15:46
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Gran Sasso, c’è un Centro turistico da salvare

di Antonella Calcagni

Continua la corsa contro il tempo per salvare la prossima stagione sciistica sul Gran Sasso legata a doppio filo con il progetto di sostituzione dell’impianto delle Fontari.

Proprio venerdì scorso il Consiglio di amministrazione del Centro turistico del Gran sasso ha approvato il progetto preliminare che consentirà la pubblicazione in gazzetta europea e della repubblica Italiana del bando di gara per l’affidamento dei lavori per un importo pari a 6 milioni e mezzo di euro.

Secondo i pronostici del sindaco Massimo Cialente tutto dovrebbe essere concluso entro 6 mesi. [i]Dead line[/i] sarà novembre. L’impianto esistente e il nuovo convivranno per un certo periodo visto che «le vecchie Fontari non saranno smontate prima del 2015 – ha spiegato il sindaco Massimo Cialente – Il nuovo impianto di risalita invece sarà realizzato spostato di circa 10 metri rispetto a quello esistente affinché sia meno esposto al vento e va dalla partenza della Scindarella all’Osservatorio; inoltre la pista sarà più lunga di 700 metri e si congiungerà direttamente con la Scindarella evitando il passaggio a piedi».

«Il bando sarà valutato dalla centrale unica di committenza per essere pubblicato al massimo mercoledì – ha aggiunto il presidente del Ctgs, Umberto Beomonte Zobel – Il tempo di pubblicazione è di 80 giorni. Si tratta di un impianto ad ammorsamento automatico a sei posti e non a quattro come quello attuale. Inoltre con la realizzazione di una semplice sciovia sarà possibile dalle Fontari raggiungere la piana di Campo imperatore per la pratica dello sci nordico».

Sempre sull'[i]imput [/i]della proprietà e dunque del primo cittadino il Cda ha deciso che si darà un impulso agli altri progetti [i]in primis[/i] alla gara per l’Ostello e per l’hotel Cristallo attualmente chiuso. Il prossimo anno invece toccherà alla progettazione della cabinovia di Montecristo. Di pari passo andrà la realizzazione del sottoservizi verso campo imperatore e soprattutto l’illuminazione della funivia che consentirà il trasporto anche di notte.

«Ho sentito di recente Invitalia – ha aggiunto il sindaco Cialente – e ho avuto la rassicurazione che già dal mese di aprile sarà avviato il fitto di ramo d’azienda del Centro turistico».

Come si ricorderà la società del governo avrà il compito di traghettare il centro turistico verso la gestione da parte dei privati. L’intenzione dell’amministrazione è quella di affidare già per la prossima stagione nelle mani di un imprenditore privato. Ad essere privatizzata sarà solo la gestione ma non la proprietà degli impianti e delle infrastrutture del Gran Sasso. In totale sono previsti investimenti per circa 30 milioni di euro di fondi Cipe.

Qualche perplessità degli operatori è destata, tuttavia, dai tempi strettissimi dell’operazione: basterebbe un piccolo intoppo per compromettere tutto, dicono. Sembra però che la sicurezza sull’avvio della stagione sia legata proprio alla convivenza temporanea dei due impianti. «In caso di necessità – ha spiegato Cialente – le vecchie Fontari potrebbero tornare in funzione anche se solo per un mesetto».