Regionali, il Pd aquilano schiera una ‘coppia’

31 marzo 2014 | 12:08
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Regionali, il Pd aquilano schiera una ‘coppia’

Una donna, Sabrina Altamura, accanto a Pierpalo Pietrucci per la corsa del Pd aquilano agli scranni del Consiglio regionale abruzzese.

La giovanissima Sabrina, specializzanda in Diritto pubblico all’Università dell’Aquila, ha due genitori molto noti in città: il medico di Scoppito Altamura e Maria Grazia Cifone, direttrice del dipartimento MeSVA dell’università degli studi dell’Aquila.

{{*ExtraImg_194025_ArtImgRight_300x225_}}L’annuncio è arrivato questa mattina in occasione di una conferenza stampa organizzata dal partito per analizzare i risultati delle primarie per la scelta del candidato cittadino del Partito Democratico al Consiglio regionale. Consultazioni che ieri hanno consegnato lo scettro al ‘rottamatore’ Pietrucci, che, con oltre 3 mila voti sui 5 mila totali, ha battuto la ‘vecchia guardia’ Alfredo Moroni.

L’Aquila punta dunque sui giovani per la lista del Partito democratico alle prossime elezioni regionali del 25 maggio.

{{*ExtraImg_194077_ArtImgRight_300x225_}}«Le primarie sono state un momento di crescita – ha sottolineato Pietrucci – L’omogeneità dei dati, con la mia affermazione tranne a Pizzoli, dov’è successo qualcosa di anomalo, fa capire che c’è voglia di decisioni che dovranno riguardare tutte le aree interne». Sul seggio di Pizzoli, l’unico dei 20 dove ha vinto Moroni, il neo candidato consigliere ha aggiunto che «non è un segreto che l’ex sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio ha fatto una scelta e ha deciso di far votare Moroni. Quanto questa cosa poi possa essere utile a una sua eventuale candidatura questo è evidente a tutti. Non credo però che Anastasio possa candidarsi, è comunque un iscritto del Pd e il partito ha già fatto la sua scelta candidando due persone alle primarie e dalle primarie è emerso che il candidato sarò io».

LA QUESTIONE ‘RIMPASTO’ – All’evento di questa mattina ha partecipatop anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che ora potrebbe trovarsi di fronte alla necessità di un rimpasto: terminata l’aspettativa presa da dirigente regionale per potersi candidare, in base alla legge, infatti, Moroni dovrà optare tra quell’incarico lavorativo e quello politico di assessore.

{{*ExtraImg_194080_ArtImgRight_300x225_}}«È uno dei pilastri della Giunta, aspettiamo le prospettive di Alfredo a maggio, credo che agirà per il meglio. Ne abbiamo parlato, fino a maggio non ci saranno problemi, dopodiché pagheremo lo scotto di qualche mese di passaggio di consegne. A partire da me nessuno è indispensabile».