Leo Bizzarri: riabbraccia L’Aquila dopo ‘Cinecittà’

2 aprile 2014 | 11:35
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Leo Bizzarri: riabbraccia L’Aquila dopo ‘Cinecittà’

di Alessia Lombardo

Reduce dal grande successo di ‘Cinecittà, lo spettacolo di Christian De Sica andato in scena in tutta Italia, Leonardo Bizzarri ha finalmente riabbracciato la sua L’Aquila.

Rientrato nel capoluogo d’Abruzzo il talentuoso ballerino si è subito dedicato al Centro Danza Mud assieme alla socia Silvia Iacobucci ospitando ieri pomeriggio per uno stage Amilka, ballerino del programma tv di Canale 5 Amici di Maria De Filippi.

In due mesi e mezzo in giro per l’Italia con la compagnia di De Sica il ballerino Made in L’Aquila ha avuto modo di farsi apprezzare dall’artista, diventato amico, nelle sue sfaccettature.

Nonostante gli importanti palchi calcati, i numerosi artisti conosciuti Leo resta il ragazzo di sempre. Vincente il mix di semplicità, ironia e pazienza che, complice le doti tecniche, continuano a proiettalo per un futuro ricco di soddisfazioni.

Ora tutte le forze di Leonardo sono proiettate nella messa a punto del saggio del Mud Moulin Rouge, in programma il 21 giugno che sarà, come anticipato, vivace, divertente e di qualità.

{{*ExtraImg_194334_ArtImgCenter_500x332_}}Assieme alla collega e amica Silvia i due danzatori nonché giovani imprenditori aquilani hanno parlato dei sette mesi di vita del loro Mud, caratterizzato da una precisa filosofia da carpire e apprezzare grazie a uno sguardo attento.

Sei appena rientrato a L’Aquila dopo un tour di due mesi e mezzo. Com’è andata l’avventura di ‘Cinecittà’?

{{*ExtraImg_194335_ArtImgCenter_500x280_}}Sono state 73 date in tutta Italia e abbiamo chiuso con cinque settimane al Brancaccio di Roma. Siamo andati in scena da Nord a Sud ed è stato un onore far parte di una compagnia che ha ottenuto tanto successo anche grazie al mio contributo.

Il calore che c’è al Sud è diverso rispetto a quello del Nord, anche se bisogna dire che in città come Milano e Bologna ci hanno accolto come se fossimo dei loro.

C’è stata una data che ti ha particolarmente colpito rispetto alle altre dal punto di vista emotivo?

{{*ExtraImg_194336_ArtImgCenter_500x375_}}«La prima data ha quell’insieme di ansia positiva e adrenalina che non guasta per mantenere la giusta concentrazione. Noi siamo artisti e l’energia che si crea ha un valore importantissimo. Il debutto assoluto è stato a Padova al Gran Teatro Geox, è stato il primo vero confronto con il pubblico di ‘Cinecittà’».

Sei rientrato a L’Aquila dopo tanti mesi. Dove trascorrerai la Pasqua e a quali progetti ti dedicherai nei prossimi mesi?

«Sono tornato nel tardo pomeriggio di lunedì. Pasqua la trascorrerò qui in famiglia. Per ora ho deciso di limitare le proposte lavorative fino a fine estate perché mi voglio dedicare al saggio del centro danza Mud Moulin Rouge che sarà vivace, di qualità e divertente. È previsto il 12 giugno e lavorerò assieme alla mia collega Silvia».

In questi anni hai avuto l’opportunità di calcare palcoscenici importanti e di esibirti in note trasmissioni televisive di Rai e Mediaset incontrando numerosi personaggi dello spettacolo. Che impressione ti ha dato Christian De Sica e come si è rapportato con te?

«Christian di tutti, oltre che l’artista e la star, è anche un amico. Per me è stato bello vedere come tenga al rapporto con la compagnia. Prima di essere sul palco siamo persone. È molto altruista e il bello e il buono che c’è cerca di condividerlo con tutti».

Ieri al Mud Amilcar Moret Gonzalez ballerino di Amici, ha tenuto uno stage al Mud. Era molto atteso..

«C’è stata nel pomeriggio una lezione di modern di Amilcar e tanti ragazzi hanno aderito. L’intensione di entrambi è dare la possibilità ai ragazzi attraverso i nostri canali di far vivere e di prendere l’arte come studio, creando dei momenti diversi e il confronto con varie personalità. Insegnanti richiesti che si seguirebbero fuori città e che non tutti quanti hanno la possibilità di avere».

L’ultima domanda la rivolgo a Silvia Iacobucci che dedica la propria professionalità al Mud a tempo pieno. Avete aperto a settembre 2013: bilancio, impressioni e progetti per il futuro.

«Pian piano le persone hanno imparato a conoscere la nostra filosofia. Da quando abbiamo aperto stiamo facendo ancora stage. Sono stati con noi Steve La Chance, Alessandro Rende del teatro dell’Opera e Alessandro Pustizzi. I Nough hanno tenuto stage vari e, nonostante l’altro rischio imprenditoriale, io e Leonardo abbiamo deciso di rischiare. Gli iscritti hanno superato piacevolmente le nostre aspettative. Ieri si sono unite a noi altre tre bambine. Per spaziare nelle discipline abbiamo anche organizzare degli stage di caraibico e, tra gli altri, è venuto qui Tomasito Santamaria.

Riguardo al futuro non ci fermeremo, siamo in una fase di preparazione per l’estate. Non posso dire di più».