L’Aquila illuminata dalle fiaccole

5 aprile 2014 | 21:30
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L’Aquila illuminata dalle fiaccole

L’Aquila si ferma per ricordare le 309 vittime del terremoto che la notte tra il 5 e il 6 aprile 2009 ha devastato la città. Un ricordo fatto di fiaccole che squarciano il buio, svelando con dolore una città ancora intrappolata in un esoscheletro di puntelli. L’iniziativa è stata promossa dai comitati dei familiari delle vittime.

IL CORTEO DELLA MEMORIA – Il corteo della memoria è partito da una delle strade più martoriate della città: via XX settembre, nota in tutta la nazione per il tragico crollo della casa della studente. {{*ExtraImg_195053_ArtImgRight_300x193_}}Il punto di arrivo è stato uno dei simboli del capoluogo abruzzese distrutto: piazza Duomo, che, con le immagini della devastazione della chiesa delle Anime Sante, nel 2009 ha riempito il mondo della tragedia degli aquilani. Qui, un sacerdote di Trento, appena giunto il corteo, ha celebrato una piccola omelia.

{{*ExtraImg_195005_ArtImgRight_300x223_}}Momento di grandissima commozione nei pressi di via Campo di Fossa, quando il silenzio del corteo è stato interrotto dall’appello di una madre, che ha voluto ricordare suo figlio appendendo una fotografia e chiedendo giustizia.

A piazza Duomo sono stati letti i nomi delle 309 persone strappate alla città e ai comuni limitrofi quella drammatica notte. {{*ExtraImg_195054_ArtImgRight_300x192_}}Poi la santa messa presieduta dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila Petrocchi, per la quale è stato allestito anche un maxischermo, e la veglia di preghiera fino alle 3.32, l’ora del drammatico terremoto. A chiudere le celebrazioni i rintocchi della campana del Suffragio in ricordo delle vittime del sisma.

I COMMENTI

CHIODI: «BASTA PROMESSE FINTE» – Il governatore abruzzese Gianni Chiodi è rimasto molto colpito per la grande partecipazione alla fiaccolata. «C’è tanta gente – ha detto – Credo che la fiaccolata abbia ancora senso». «Se Renzi fosse venuto – ha aggiunto – ci saremmo accontentati di sapere la verità. Abbiamo avuto troppi sottosegretari che ci hanno fatto promesse sui fondi e adesso Renzi ci ha promesso tante coperture, tanti fondi, come se fossero noccioline». «Quello che vogliamo – ha aggiunto il governatore – è che i politici non vengano a L’Aquila a fare passerella e promesse vuote». Basta «promesse finte sui 10 miliardi che ci servono», ha concluso.

LEGNINI:«RICOSTRUZIONE PARTITA BENE» – «Alla delusione comincia a sostituirsi un po’ di fiducia», ha detto il sottosegratario Giovanni Legnini partecipando al corteo della memoria. «Cominciamo a lavorare in modo più determinato» ha aggiunto, sottolineando che «la ricostruzione è partita bene».

CIALENTE: «NEL 2019 AVREMO FINITO» – «Questa sera c’è tantissima gente. La cosa bella è che ci sono i ragazzi. Ho detto a Legnini che è una tradizione che rimarra per i giovani». Questo il pensiero commosso del Primo cittadino dell’Aquila Massimo Cialente. «La ricostruzione è partita e sta andando bene – ha aggiunto – A Renzi ho detto ‘Se ci date le somme necessarie, vi renderemo orgogliosi’». «Adesso parte la fase due – ha sottolineato – quella del rilancio socio-economico. Nel 2019 avremo finito, il centro storico sarà ricostruito».

PEZZOPANE: «SEDOTTI E ABBANDONATI» – Tra i presenti anche la senatrice aquilana Stefania Pezzopane. Siamo stati «sedotti e abbandonati per cinque anni», ha detto. «Prima Berlusconi, poi Letta, ora Renzi. Anche Monti ci ha illusi», ha aggiunto con amarezza la senatrice, precisando tuttavia che «Barca ci ha aiutati». «Il 2019 è vicino – ha concluso – E’ quella la data simbolo per noi».

UN PENSIERO DA ROTTWEIL – Una fiaccola anche per l’assessore del Comune di Rottweil Heidi Friederich. {{*ExtraImg_195055_ArtImgRight_300x191_}}«Siamo qui come ogni anno – ha detto – per sperare in una veloce ricostruzione».

Le fiaccole sono state distribuite sia alla partenza che durante il tragitto dalle associazioni di volontariato coordinate dalla Protezione Civile della Regione Abruzzo. In occasione della fiaccolata sono state messe a disposizione due ambulanze della Croce Rossa – una fissa in piazza Duomo, l’altra mobile per il corteo – oltre a tre squadre di volontari.

IL FOTORACCONTO

[i]di Marcello Spimpolo[/i]

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