
Ricorrenza 5° anniversario sisma: anche lo sport sta morendo
«A distanza di 5 anni dal tremendo terremoto che ci ha colpito, anche l’ambiente sportivo cittadino rispecchia il degrado e l’agonia di una città che giorno dopo giorno sta morendo» con queste dure parole si apre la nota diffusa alla stampa del presidente del Cus Francesco Bizzarri.
«L’illusione demagogica che qualche politichetto locale cerca di dare con spot pubblicitari ai cittadini, credendo ancora che gli aquilani credano alle parole vuote che in questi anni purtroppo, non hanno fatto ripartire la nostra città e tutto il suo entourage sociale, sportivo e culturale.
D’altronde se le massime istituzioni sportive della Città di L’Aquila hanno evidenti problematiche finanziarie e, sebbene piccole associazioni ed enti con notevole sofferenza siano ripartiti, stanno a dimostrare la drammatica sofferenza di un’intera città, una città dove il lavoro scarseggia. Una città, che seppur evidenzia alcune fasi di ricostruzione, non riesce a veicolare neanche un minimo di budget economico nell’ambito dello sport e di tutte le manifestazioni culturali.
In questi anni dove si è parlato molto di aggregazione sociale per i bambini e gli adolescenti, lo sport è stato solo utilizzato esclusivamente come spot elettoralistico e lì lasciato nella stessa agonia che sta facendo morire la Citta di L’Aquila.
D’altra parte – conclude Bizzarri – una città che dopo 5 anni non riesce a ricostruire la propria sede Comunale, così come le massime strutture sportive come il Pala-Pattinaggio, Acquasanta, Piazza D’armi per non parlare del palazzetto dei giapponesi donato 5 anni fa con 5 milioni di euro e portato in consiglio comunale solo qualche giorno fa, sta a dimostrare la decadenza e l’incapacità di chi in questi anni ha amministrato L’Aquila, facendo delle scelte non condivise che oggi, nonostante una ricostruzione, perlomeno in itinere sulla carta, guidata dall’ennesimo commissario mandatoci da Roma, sta portando a morte la nostra città con tutte le sue attività sportive».