
di Alessia Lombardo
Calato il sipario sul IV Salone della Ricostruzione di Officina L’Aquila non è certo passata inosservata l’importante presenza del Governo, complice la coincidenza della fiera con i giorni antecedenti all’anniversario del tragico terremoto del 6 aprile 2009. «Siamo qui a testimoniare la vicinanza del Governo per la ricostruzione dell’Aquila», si è più volte ascoltato.
Ad aprire il tour nel capoluogo terremotato la presenza del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gianluca Galletti, seguito prima da Giovanni Legnini, sottosegretario di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e poi da Ilaria Borletti Dell’Acqua Buitoni, sottosegretario di Stato del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del turismo.
Ciliegina sulla torta la visita a L’Aquila, nella giornata di chiusura, del Procuratore Raffaele Guariniello, un vero e proprio pezzo da novanta.
Presenze fondamentali quelle del Governo Renzi, per un proficuo asse Roma-Bruxelles per leggere al meglio la partita europea in favore del capoluogo ferito.
Gli esponenti politici per la città hanno fornito a loro modo chiavi di lettura diverse, ma gli interventi dei tre sono coincisi sottolineando la vicinanza dello Stato con un quanto mai retorico «L’Aquila non può più aspettare».
{{*ExtraImg_195394_ArtImgRight_300x225_}}Atteggiamento di fiducia da parte del primo cittadino Massimo Cialente, che ha accolto il Ministro Galletti indossando la fascia tricolore e, nell’arco della quattro giorni, ha più volte pronunciato le frasi «In Italia siamo diventati bravissimi nella fase di emergenza perché non facciamo prevenzione» e «Ho sempre più l’impressione che questa ricostruzione costi meno delle altre e abbia tempi meno lunghi». Insomma una ventata di ottimismo che però deve essere suggellata in concreto dai finanziamenti. Ma sembra che il Governo Renzi abbia anche una “ricetta” per L’Aquila sulla falsa riga degli interventi dei predecessori, stando alle dichiarazioni di Legnini.
Tagliato il nastro, dopo aver aspettato Cialente (trattenuto a colloquio dal presidente del Tar), il ministro Galletti ha sottolineato come la green economy possa costituire la svolta dell’Italia tutta. «Il mio Ministero sta incentivando la [i]green economy[/i] che è l’unica che, anche in periodo di crisi, ha prodotto più fatturato, crea posti di lavoro». «Il Salone è particolarmente importante – ha proseguito – perché apre una nuova prospettiva per L’Aquila e per il Paese e il mio ministero è centrale per la crescita, l’occupazione e la tenuta dei conti pubblici di questo Governo. Probabilmente si dovrebbe chiamare ‘Ambiente e sviluppo sostenibile’. La [i]green economy[/i] ha aumentato il fatturato e sono convinto che questo modo di intendere l’impresa cambierà l’economia. L’uso delle risorse che porta all’economia circolare».
{{*ExtraImg_195395_ArtImgRight_300x225_}}I numerosi incarichi affidati al sottosegretario Giovanni Legnini, a cui è stata data anche la delega alla ricostruzione, hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai rappresentanti delle istituzioni locali e agli addetti ai lavori. «Tra i compiti a me assegnati c’è la delega alla Ricostruzione che è stata firmata, ma non è ancora efficace – ha spiegato – Per L’Aquila ancora non abbiamo un progetto di lavoro, ma sicuramente sarà in aderenza con ciò che è stato fatto precedentemente. Definiremo un quadro di obiettivi che presenterà il nuovo Governo. Sicuramente i nostri obiettivi nel breve periodo sono due. Il primo è assegnare, appena il Cipe sarà ricostruito, le risorse da stanziare, ma valutare come finalizzarle. Il secondo è, come da impegno assunto, trovare il modo per completare il lavoro del 2014 con la volontà di cercare una soluzione non semplice ma necessaria entro fine anno».
{{*ExtraImg_195396_ArtImgRight_300x225_}}Dopo le presenze del ministro Galletti e del sottosegretario Legnini, nel secondo giorno del Salone della Ricostruzione è stata la volta del sottosegretario Dell’Acqua Buitoni che, sollecitata dalla stampa, è intervenuta sulle donazioni straniere promesse nei giorni successivi al forte sisma ma mai portate avanti. «La fase iniziale ha visto una carenza talmente grande da doverci vergognare – ha detto – ci sono dei segni incoraggianti e la conferma del direttore Magani è un segno di attenzione e accelerazione per andare avanti speditamente. Riguardo le strategie del Governo c’è il recupero fisico dei beni culturali, ma ci preme che sia seguito da un percorso di valorizzazione, L’Aquila deve essere meta turistica e di visita per aiutare lo sviluppo e la ripresa economica. Le risorse del Governo sono utilizzate per i cantieri con scadenza temporale che venga rispettata. Dopo, qualunque intervento verrà preso in considerazione dal Governo in modo prioritario. Ci sono stati degli interventi per quel che riguarda le donazioni straniere e qualcosa è rimasto nell’ambito delle promesse che devono essere sollecitate, perché no, da noi».
Alto, ma allo stesso tempo accessibile ai più l’intervento del procuratore generale Guariniello che sabato ha chiuso in bellezza le presenze vip tenendo il convegno “[i]D.LGS. 81/08 Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: la parola al legislatore[/i]” arricchito dalla proiezione di slide e filmati. Guariniello, sottolineando come «per schivare la responsabilità amministrativa bisogna che l’impresa abbia attuato il modello di organizzazione di gestione e la maggior parte in Italia non ce l’ha, si tratta di responsabilità per ‘colpe’», si è domandato se a L’Aquila questo venisse rispettato.
Traendo le conclusioni a cinque anni dal terremoto, L’Aquila piena di impalcature è un cantiere fisico (recupero fisico citato dal sottosegretario Dell’Acqua Buitoni), ma anche psicologico (parole del sindaco Massimo Cialente in uno dei suoi tanti interventi).
Siamo tutti dei piccoli topi sotto il vigile occhio degli studiosi. La città, che ha la grande opportunità di ricostruirsi e reinventarsi, stando agli insegnamenti della quattro giorni, dovrebbe avere la soluzione entro fine anno, ma intanto bisognerà puntare sulla green economy per aumentare il fatturato e L’Aquila dovrà essere meta turistica e di visita per aiutare lo sviluppo e la ripresa economica, contando eventualmente su donazioni straniere mai arrivate che potrebbero giungere per la sollecitazione dello stesso Governo Renzi.
Troppa grazia. Oltre alla ricostruzione, un vero e proprio salto culturale per la nostra città sempre arroccata nelle proprie montagne. Attendiamo fiduciosi.
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