‘Sei Aquilano se’, la piazza virtuale della speranza

9 aprile 2014 | 16:27
Share0
‘Sei Aquilano se’, la piazza virtuale della speranza

di Alessia Lombardo

Un mandorlo per donare la speranza piantato a Collemaggio, a pochi metri dalla Porta Santa. Continua a fare passi da gigante il gruppo ‘Sei Aquilano se…‘ , nato per gioco e diventato un vero e proprio fenomeno sociale, capace di restituire identità e senso di appartenenza mai perdute, ma soltanto sopite, al capoluogo d’Abruzzo.

{{*ExtraImg_195656_ArtImgRight_300x199_}}Con l’adesione giornaliera dei numerosi membri è da considerare come la nuova Piazza Duomo o i Portici virtuali, con tanto di fenomeni di psicologia collettiva su temi di interesse comune. Ma non poteva mancare certo lo struscio, così ‘Sei Aquilano se…’ offre per gli iscritti l’opportunità di uscire dall’agorà virtuale, creando dei veri e propri appuntamenti collettivi per far incontrare fisicamente le persone. Unite alle conoscenze degli ‘amici’, le informazioni storiche della nostra L’Aquila.

In grado di donare coesione a cinque anni della nostra nuova vita, tutta da ridisegnare, il gruppo ha creato interesse anche nelle generazioni meno informatizzate che, pur di tornare parte di una socialità ormai sfocata, si sono buttate nell’infinito mare del web, stringendo amicizie mai troppo semplici con smartphone, computer e internet.

Il gruppo, apartitico, si sta occupando anche di temi sociali divenendo poliedrico giorno dopo giorno per le varie esigenze degli aquilani, vicini o lontani. Un’utilità in divenire anche per chi viene a vivere a L’Aquila per la prima volta.

{{*ExtraImg_195657_ArtImgRight_300x199_}}Fondatrice e amministratrice assieme all’amica Francesca Romana Cerqua, Angela Schiavone ha voluto condividere con [i]IlCapoluogo.it[/i] l’avventura che la vede impegnata in prima persona e che, stando al notevole successo, la investe di un’indubbia responsabilità sociale.

Impegnata a contenere la nota litigiosità aquilana (se non ci fosse dovremmo preoccuparci), con un occhio attento la Schiavone cerca assieme all’amica di restituire sorrisi dall’inestimabile valore.

Ad oggi sono 15.556 gli iscritti al gruppo, ma il numero di adesioni è inevitabilmente destinato ad aumentare.

Com’è nata l’idea del gruppo ‘Sei Aquilano se…’?

Il gruppo è stato fondato a fine gennaio, inizio febbraio per gioco. Ero in malattia e mi annoiavo così, andando sulla pagina [i]Facebook[/i] della mia amica Francesca, ho visto un gruppo simile di un’altra città e ci siamo dette: perché non farlo pure qui? Così è nato ‘Sei Aquilano se…’.

Nell’arco dei primi mesi di vita i temi affrontati da ‘Sei Aquilano se…’ sono cambiati. Dai ricordi di una L’Aquila che non potrà mai essere più come prima al sostegno concreto per le persone…

Sì, all’inizio abbiamo aperto la scatola dei ricordi dell’Aquila di una volta ed abbiamo incominciato ad aggiungere al gruppo i cinquantenni in modo da coinvolgere i nostri coetanei. Si è parlato dei negozi che non c’erano più, abbiamo ricordato i personaggi della nostra città e le abitudini passate. Poi la nostra idea ha avuto un risvolto sociologico importante: non essendoci più la piazza reale, dove ci si incontrava quotidianamente, ha costituito un’affollata piazza virtuale per gli aquilani e non solo e il gruppo è uscito fuori controllo, restituendo un po’ di coesione sociale. Così i temi sono cambiati e si è incominciato a scrivere cose che magari si dicevano sotto i portici.

Avete fatto sì che la socialità virtuale divenisse reale, anche per conoscere al meglio la nostra bellissima, seppur ferita, L’Aquila..

Abbiamo unito al gruppo anche dei momenti di socialità vera con degli incontri dove gli iscritti hanno aderito senza conoscere a volte nessuno, ma soltanto avendo precedentemente avuto a che fare con amici virtuali. {{*ExtraImg_195658_ArtImgRight_300x199_}}Abbiamo unito agli incontri la conoscenza della città e finora abbiamo conosciuto in modo più approfondito e visitato i Quarti della città. Al momento siamo stati a Santa Giusta, a San Pietro e a San Marciano e dobbiamo ancora visitare Santa Maria Paganica. Abbiamo interrotto la visita ai Quarti per la querelle su Porta Barete con una passeggiata. Inoltre, ci interessiamo di temi sociali, ma ci tengo a sottolineare che siamo un gruppo apartitico. Ci siamo anche interessati della vendita dell’area di Collemaggio. Inoltre il 23 marzo c’è stato un incontro per allargare le conoscenze fisiche con i nostri amici virtuali. Ovviamente i nostri appuntamenti di gruppo si chiudono con una squisita merenda grazie alle ottime cuoche di ‘Sei Aquilano se…’.

Domenica 6 aprile, data simbolo per il capoluogo abruzzese, avete piantato un mandorlo. Perché avete scelto proprio questa pianta?

{{*ExtraImg_195659_ArtImgRight_300x198_}}Perché i fiori di mandorlo sono visti come portatori di speranza nella mitologia greca e questa città ne ha bisogno. Abbiamo piantato un mandorlo per ricordare le vittime del terremoto nell’aiuola di fronte alla Porta Santa. Il gruppo l’ha adottato, quindi lo innaffierà e siamo intenzionati a realizzare uno steccato che lo protegga. Gratuitamente Di Carlo ha messo la pietra, mentre Melchiorre ha donato la targa.

Ormai il gruppo è divenuto un punto di riferimento per chi soffre la solitudine e non solo…

Il bisogno alla socialità sale. Ieri una signora disperata mi chiedeva come fare per incontrarsi con delle altre mamme. Siamo diventati anche un sostegno alla solitudine non soltanto per chi vive qui e non è mai andato via, ma anche per chi viene ad abitare a L’Aquila e trova difficile fare incontri e relazionarsi con altre persone, magari con le stesse esigenze.

Quali sono i prossimi impegni del gruppo ‘Sei Aquilano se…’ ?

{{*ExtraImg_195660_ArtImgRight_300x198_}}Per Pasqua dobbiamo ancora vedere cosa fare. Per domenica prossima non abbiamo ancora fissato l’appuntamento, ma probabilmente l’uscita la faremo assieme all’Archeoclub che ha intenzione di fare passeggiate per le mura cittadine alla scoperta di una città in cui viviamo, ma che conosciamo poco dal punto di vista storico e dell’architettura.