L’Aquila: «Lo sport sta morendo»

10 aprile 2014 | 15:38
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L’Aquila: «Lo sport sta morendo»

Uno sfogo amaro sul futuro dello sport a L’Aquila. Questo il contenuto di una dura lettera firmata da Carlo Del Re, presidente della Polisportiva Torrione e da anni una delle colonne della pallavolo cittadina.

«L’Aquila Calcio e L’Aquila Rugby – scrive Del Re – stanno drenando tutte le, peraltro esigue, risorse economiche che ci possono essere in una piccola città in balìa della crisi economica e per giunta alle prese con la ricostruzione post sisma. Così le altre realtà sportive cittadine – non solo la pallavolo, ma il basket, il pattinaggio, il nuoto, l’atletica e così via – sono destinate a morire. E in tempi assai brevi».

Del Re riprende e rilancia l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal presidente del Cus L’Aquila, Francesco Bizzarri. «Non posso non essere d’accordo con il presidente Bizzarri – commenta – La cenerentola della ricostruzione è proprio lo sport, che poi è l’attività a presidio della salute, fisica e psichica, dei nostri giovani, i quali, in questa città, continuano a credere, nonostante non abbiano alcuna risposta. Basti considerare l’impiantistica sportiva, già terremotata prima ancora del 6 aprile».

Per Del Re è a rischio la sopravvivenza di gran parte delle società sportive che sono state in prima linea per contribuire alla ricostruzione sociale della città. «Il calcio e il rugby, più o meno, stanno attirando attenzioni e, conseguentemente, risorse – spiega – Da uomo di sport la mia non è polemica e, da aquilano, conosco bene il valore anche sociale che queste due realtà incarnano. Nè voglio innescare una guerra che sarebbe, purtroppo, tra poveri. Constato solo che chi, come la Polisportiva Torrione, sta cercando faticosamente di mandare avanti la baracca delle altre discipline non vede un progetto, non vede attenzioni da parte di chi, l’amministrazione e la politica in generale, ci dovrebbe non dico osannare ma almeno tendere una mano. Nulla. A cinque anni dal 6 aprile, stiamo come stavamo: terremotati. Con il risultato che così diventa impossibile andare avanti».

Del Re rilancia una proposta. «Torno a sottolineare la necessità – conclude il presidente della Polisportiva Torrione, impegnata nelle discipline di pallavolo, ginnastica ritmica e artista maschile e femminile nonché nelle attività motorie per i più piccoli – di riunire gli Stati Generali dello sport cittadino per trovare, insieme, un progetto per garantire un servizio oltremodo necessario per i nostri giovani. Ci sarà pure, ci deve essere, un modo per veicolare un minimo di budget economico a favore di un servizio fondamentale per la città e i suoi giovani, quale le piccole società sportive rappresentano. Adesso ci saranno le elezioni regionali. Le solite promesse. Mentre lo sport cittadino, ormai muore. Dove la politica sta fallendo miseramente. L’unica chance è provare a unire gli sforzi delle Società. Quelle che, a costo di immani sacrifici, sono ripartire subito dopo il sisma anche per un dovere civico».