L’Aquila lotta contro il dolore

10 aprile 2014 | 12:44
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L’Aquila lotta contro il dolore

Una struttura della Asl 1 Abruzzo per malati inguaribili che consente ai familiari di stare accanto ai propri cari e di dare loro tutto l’affetto di cui hanno bisogno, in un clima il più vicino possibile all’ambiente della propria casa. E’ l’hospice per cure palliative, che comprende due ambulatori per la terapia del dolore, inaugurato oggi nei locali ex Onpi di proprietà del Comune.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Gianni Chiodi, il Manager Asl Giancarlo Silveri e il sindaco Massimo Cialente.

{{*ExtraImg_195768_ArtImgRight_300x192_}}L’attivazione dell’hospice è frutto di un accordo tra Comune e Asl. Nel centro per cure palliative, diretto da Franco Marinangeli, il malato fruisce di assistenza medica nell’arco delle 12 ore e di carattere infermieristico nelle 24 ore. Nell’hospice, tuttavia, non vi sono solo camici bianchi per alleviare le sofferenze del degente, ma anche e soprattutto persone appartenenti alla cerchia affettiva più intima, cioè i familiari. La struttura dell’Aquila si aggiunge a quella già attivata a Pescina nell’agosto 2013 dall’Azienda sanitaria provinciale.

Il nuovo servizio della Asl dell’Aquila dispone di 12 posti letto di cui uno pediatrico e di due medici, oltre al dottor Marinangeli, che ne è responsabile. Sei sono gli infermieri.

{{*ExtraImg_195769_ArtImgRight_300x193_}}La struttura per cure palliative può contare su un’alta qualità alberghiera, con stanze di degenza dedicate, adeguati servizi igienici(compresi bagni per disabili) e televisori. La riproduzione dell’ambiente familiare è completato dall’allestimento di una cucina che anche i parenti dei malati possono, eventualmente, utilizzare per preparare cibi.

All’hospice il malato può accedere tramite il proprio medico di famiglia oppure direttamente dall’ospedale se vi è già ricoverato.

Importante l’attività assicurata nel corso della settimana dai due ambulatori per la terapia del dolore ricompresi nell’hospice, che assicurano prestazioni di cui possono beneficiare anche soggetti esterni, cioè non ricoverati nella struttura.

Nel nuovo centro Asl dell’ex Onpi viene svolta anche un’attività di formazione universitaria, poiché viene frequentato da studenti dell’Ateneo e specializzandi che costruiscono così gradualmente il proprio bagaglio professionale. L’hospice è a metà strada tra territorio e ospedale: un contesto pensato per offrire un ambiente quanto più possibile simile a quello familiare.