
Si è concluso dopo due ore e mezzo l’incidente probatorio a Palazzo di Giustizia a Pescara nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto l’ex assessore alla Cultura della regione Abruzzo, Luigi De Fanis, arrestato lo scorso 12 novembre per corruzione e peculato insieme alla sua ex segretaria Lucia Zingariello in relazione a presunte tangenti per eventi culturali. Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni al contrario dei legali.
Massimo Cirulli, difensore dell’ex assessore De Fanis ha detto: «Siamo sostanzialmente soddisfatti. La credibilitá di Zingariello secondo noi è uscita fortemente minata da questo incidente probatorio». L’avvocato di Lucia Zingariello ha detto soltanto: «Siamo soddisfatti di come sono andate le cose in questo incidente probatorio».
L’avvocato di Ermanno Falone (legale rappresentante di una onlus del vastese coinvolto nell’inchiesta), Angela Pennetta, ha aggiunto: «Siamo soddisfatti perché il nome del nostro assistito non ê praticamente mai uscito fuori. Fatichiamo a capire perché siamo in questo processo». L’avvocato Pennetta ha anche parlato delle dichiarazioni rilasciate da Lucia Zingariello, davanti al Pm Giuseppe Bellelli e al gip Maria Carla Sacco: «La dottoressa Zingariello – ha detto Pennetta – parlando degli assegni in alcuni casi si é avvalsa della facoltà di non rispondere e in altri ha detto che si trattava di semplici prestiti. La Zingariello ha parlato anche degli incontri fra De Fanis e Mascitti (l’imprenditore culturale che con le sue denunce fece scattare l’inchiesta), limitandosi a dire aver partecipato come segretaria e di non aver mai sentito e visto nulla di particolare». Sui viaggi, l’avvocato Pennetta ha concluso: «Si è parlato dei due viaggi fatti a Bologna e Roma. Nel primo caso per una visita medica della donna, nel secondo per un incontro che l’assessore De Fanis doveva avere con un dirigente di Poste Italiane».