
di Gioia Chiostri
Come un virus, ma benigno. La Happy Mania, ossia il ri-girare in ogni dove e in ogni quando il video ‘[i]Happy[/i]’ di Pharrell Williams ha praticamente conquistato un mondo fino a oggi conosciuto. Simpatica, dinamica, avvincente, la melodia è come un vortice depressionario, che porta una bella pioggia di divertimento. Eppure nemmeno questo è bastato a quei tipi ‘loschi’ chiamati [i]Youtube Producer[/i]. Sbarca sul web la parodia della Happy mania.
«Perché mo basta! Non siamo tutti happy». Questo il sottotitolo di un video napoletano doc. Di origine protetta e controllata anche il suo esecutore: Tony Cotina, un ragazzo che ha deciso di gridare al mondo una dura verità: ‘[i]non siamo tutti felici, cumpà![/i]’.
Il video si è già fermato in tutte le stazioni virtuali del web. Da gradire o no, il filmato risulta essere, forse, uno schiaffo ben calibrato all’esile buonismo da civetteria.
Con un ritmo esagerato e una smorfia irriverente, la parodia ha conquistato quell’angolo del cuore di chi, più che [i]happy[/i], si sente italiano dentro, senza voler [i]fa’ l’americano[/i] per forza. In barba al [i]whisky and soda & rock ‘n’ rol[/i]l, si propone l’antihappy mania. Il paese reale ha azzittito l’ideale?