
di Giovanni Baiocchetti
Ha pensato di scrivere una canzone sulla città che lo ha ospitato dalla tenera età di cinque anni già pochi giorni dopo il terremoto. Daniele Costantini, in arte Danny Life, rapper romano con origini aquilane, tornava spesso nella casa di sua nonna, a Colle di Preturo, per staccare la spina dalla vita frenetica della capitale e rilassarsi «in un posto sereno». Già pochi giorni dopo il 6 aprile 2009, insieme al dj Simone Pullo (in arte Red Pull) e con la collaborazione della cantante Elisa Dettori (in arte Ape), ha cominciato a scrivere una canzone per raccontare il disagio di chi il terremoto lo ha vissuto e lo sta tuttora vivendo. E’ nata, così, “[i]Dall’Inferno al Paradiso[/i]”.
«In Italia – dice – si tende a dimenticare le tragedie troppo spesso e troppo velocemente. I telegiornali passano da un problema all’altro come se seguissero una moda. Ogni situazione di questo tipo viene ricordata solo da chi la vive. Non c’è un’opinione pubblica sul terremoto dell’Aquila perché l’opinione, in questo caso, se la fa solo chi vive la tragedia o chi la segue da vicino, magari perché ha parenti o amici che vivono in quei territori».
Alla domanda su quali aggettivi siano adatti a descrivere L’Aquila fino al 2009, Daniele risponde che per lui era un posto sereno, una città multietnica, giovane, culturalmente viva, ricca di personalità molto diverse tra loro, forti ed orgogliose. «Capisci l’importanza della ricchezza che avevi solo quando la perdi – conclude – Devo dire che, fortunatamente, ho visto un sacco di forza di reagire. L’Aquila può risollevarsi sviluppando la sua vocazione turistica e puntando su una buona politica, sia a livello regionale che locale».