La tinta must ha odor di lilla

22 aprile 2014 | 15:48
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La tinta must ha odor di lilla

di Marzia Ponzi

Nonostante gli improvvisi e bruschi cambiamenti meteorologici, la primavera è ormai alle porte, e per le fashion victimes, urge programmare il consueto cambio di guardaroba.

Vietato sbagliare. Punita la noncuranza delle tendenze appena percettibili. Ma fiutare i trend in continuo divenire in un ambito eclettico e controverso come la moda è praticamente impossibile anche per le più attente e ossessionate spendaccione.

Non si può curiosare nei backstage delle più importanti maison, ne avvalorare tutte le indiscrezioni di network e riviste che spesso, pur di riempire le pagine, divulgano sbagliati cover-look da copiare. Molto più utile girovagare tra gli stand delle fiere di settore per spulciare tra brandelli di tessuto, bottoni, nastri lucidi e marbù, i colori must della stagione seguente. Suggestivo, ma decisamente troppo impegnativo per i semplici fruitori del servizio, visto l’enorme anticipo con cui gli operatori si muovono per stabilire i brand attorno a cui ruoterà tutto il business del luccicante mondo dell’abbigliamento.

Lo abbiamo fatto noi per voi e siamo così ora perfettamente in grado di dirvi che la delicata e romantica nuance di cui questa estate si tingeranno i nostri leggeri abiti, deve la sua fama e il suo successo in fatto di abbigliamento, pelletteria e arredamento, al fiore persiano di cui omonima: il lillà.

Amata da molte donne per il tenero profumo che promana nell’aria o per l’ambientazione fiabesca che riesce a creare, nonostante le lunghe radici, nei giardini più curati e assolati, la generosa pianta, non ha perso un pizzico del suo fascino negli anni anzi, ha rafforzato la sua carica emozionale proprio prestando la polvere della sua clorofilla per vestire nei mitici ’60 e ’70 le donne più belle del mondo.

Questa estate, dedita al revival di questi nostalgici momenti che hanno eletto finalmente quello femminile come il vero sesso forte, ci sarà di nuovo spazio per questa tinta che si proporrà però con abbinamenti del tutto inediti.

I maestri del pret-à-porter, sfidando la superstizione, hanno in qualche modo già preparato le nostre retine ha ricevere una nuova esplosione di questa sfumatura non ben definita, proponendocela sui defilè dell’ormai tramontante inverno, nella tonalità madre nelle sue numerose varianti dal porpora al melanzana che, per troppo tempo sono state ingiustamente tenute in quarantena.

Al deciso ed elegante viola, infatti, non è toccata la stessa floreale, è proprio il caso di dirlo, sorte del lilla, a causa della sua famigerata fama di “porta sfortuna”, dovuta al trasfigurante uso fattone in passato durante la Quaresima.

Ma la sua carica sensuale e iperfemminile, la sua eleganza e la sua adattabilità ai diversi tessuti sono innegabili. Ecco perchè gli autorevoli maestri dell’“arte del saper conciarci”, che non hanno mai perso l’occasione di provocare, si sono lanciati, senza paracadute, nella ennesima eroica impresa di assemblare al blasonato colore, tutti i capi che hanno reso meno amaro il mite freddo dell’ultimo letargo alle donne di tutte le età.

Nella bella stagione che verrà, invece, c’è stato confermato anche dalle sfilate p/e 2014, sarà proprio il lilla a far da padrone di casa: lilla for day, con capi facili ma sempre importanti, valorizzati da grintosi accessori e bijouxs; lilla for sun, con audaci bikini o più sobri costumi interi, da coordinare con ciabatte, borsoni e prendisole; e inevitabilmente lilla for nigths, con meravigliosi abiti di seta e organza e sandaligioiello, per gestire da protagoniste anche le serate più mondane.

Data la quantità richiesta, ci sarà molto utile riesumare dagli impolverati bauli di mamme e zie, vestiti di gioventù parcheggiati e mai più riutilizzati da allora e che sono ora rivalutati in quanto vintage.

E’ ovvio che si renderà necessaria un’accurata e meticolosa selezione, con eliminazione immediata di ciò che non è veramente più riutilizzabile, ma questo frugare nei vecchi settimini ci farà risparmiare bel po’ di soldini! E poi ammodernare giacche, gonne e pantaloni, come delle vere sarte provetta, sarà un passatempo divertente e una valida alternativa, alla solita pulizia del viso durante i pigiama party con le amiche.

Questo colore avrà ovviamente successo tra quelle schiere di curatissime “barbies” che, nonostante il nauseante abuso fatto del loro color-symbol negli ultimi anni, non erano riuscite a staccarsene, correndo il rischio di essere totalmente out.

Il colore perfettamente a metà strada tra il viola e il bianco, degno sostituto quindi dell’amatissimo rosa, sarà il comun denominatore dei look estivi delle bionde, delle more, se pur in una tonalità più vicina al cobalto che non al pink puro e inaspettatamente anche dei più intraprendenti boys, vigliosissimi di tingere le loro aderti t-shirts, di colori sempre più improbabili, come questo, finora prerogativa assoluta delle ragazze.

Ultimo accorgimento, per rendere più convincenti i vostri azzeccatissimi lilla-look sarà gradito respirare al vostro passaggio la fragranza del più lilla dei profumi in commercio: 2 gocce di Lolita Lempicka, credeteci, faranno la differenza!