Giornalisti in caserma, primo corso in caso di crisi

30 aprile 2014 | 14:56
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Giornalisti in caserma, primo corso in caso di crisi

È terminato il primo corso intensivo per giornalisti ed operatori della comunicazione in aree di crisi, realizzato dall’Esercito presso la sede del 9° Reggimento alpini della Brigata alpina Taurinense.

L’iniziativa promossa dal centro studi Roma 3000, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa, lo Stato Maggiore dell’Esercito e con il patrocinio dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, ha permesso a giovani giornalisti di confrontarsi con professionisti [i]embedded[/i] di lungo corso e con gli addetti alla pubblica informazione della Difesa.

{{*ExtraImg_198459_ArtImgCenter_500x363_}}I 10 giornalisti corsisti hanno potuto completare un processo formativo iniziato presso le università e le redazioni di varie città italiane.

Le lezioni e le esperienze trentennali di Pino Scaccia, noto reporter della RAI, hanno aperto il corso presentando i profili del giornalista embedded e le difficoltà tipiche dell’operare in aree di crisi, mentre le esercitazioni svolte con il personale del 9° alpini, hanno fatto vivere con il massimo realismo le emozioni del fare informazione al seguito delle unità operative.

{{*ExtraImg_198460_ArtImgRight_500x331_}}Nella prova finale i corsisti hanno realizzato un reportage simulando di essere embedded con le truppe nazionali in Afghanistan in seguito ad un attacco con ordigno improvvisato.