
di Valter Marcone
Per compagno il fuoco
nel cammino della sera
verso la notte stellata
per amico il canto
nella solitudine e nel silenzio
della notte. La notte
che ha un altro passo
rispetto al giorno e semina
i battiti del cuore
l’eco dei respiri
tra le zolle, le pietre,
gli alberi per fiorire
con la terra. Come la nostra terra
dell’anima piena di sole
e di suoni declinata
al presente e colma
di passato e futuro
congiuntivo di essere
tra gli aggettivi del mondo
“[i]segni di un torrente
che discende ancora al mare
e la sua via si scava[/i]”.
[i]“Vecchi versi“ da Eugenio Montale di Le Occasioni[/i]
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