
«Una spada di Damocle pende assai minacciosa sulle teste dei dipendenti Intecs dell’Aquila (ex Technolabs)». A lanciare l’allarme, attraverso una nota, è la Rsu Intecs L’Aquila.
«L’azienda, che a causa dell’aumento dei costi di housing potrebbe vedersi tagliata la fornitura di energia elettrica nel giro di pochi giorni – si legge nella nota – si sta già predisponendo per spostare attrezzature e lavoratori presso la sede romana. L’azienda ritiene, inoltre, che ci siano in atto dinamiche volte a disincentivare la presenza industriale all’interno del comprensorio attraverso un aumento pesantissimo dei costi di gestione, insostenibile per un’azienda in enormi difficoltà».
La Rsu fa presente di aver già sollecitato il sindaco, sottolineando che «purtroppo al momento non ci sono ancora riscontri di nessun tipo».
«I lavoratori di Intecs dell’Aquila – si legge ancora nella nota della Rsu – ritengono necessario l’intervento del Comune perché eserciti un ruolo di mediazione tra la società Neon Appalti srl, che si occupa della gestione del comprensorio, e l’azienda, con l’obiettivo di cercare una soluzione che consenta la salvaguardia di 130 ricercatori».
«I lavoratori di Intecs dell’Aquila – conclude la nota – si riuniranno in assemblea per valutare azioni da mettere in campo qualora continuino a mancare risposte».