
Nei giorni in cui la lista de ‘L’Altra Europa con Tsipras’ è stata «costretta» a presentare un ricorso all’Agcom per «il completo oscuramento mediatico in corso ai suoi danni e per l’evidente aggiramento del principio di parità di accesso ai media per le forze politiche stabilito dalla legge, non possiamo che accogliere con preoccupazione la decisione del Comune dell’Aquila di destinare soltanto 16 tabelloni alla propaganda elettorale in vista delle elezioni del 25 maggio per il rinnovo del Parlamento europeo». Così, in una nota, i membri della lista politica per le elezioni europee ‘L’Altra Europa con Tsipras’ a seguito della decisione del Comune dell’Aquila di destinare 16 tabelloni alla propaganda elettorale in vista delle europee.
«Tra l’altro soltanto un tabellone è stato sistemato nel centro della città, per di più lungo il viale della Stazione. Una scelta poco equilibrata che non garantisce il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati nel rispetto dei principi di imparzialità e pluralismo».
«Ancor più incomprensibile, vista la disgregazione del tessuto sociale con la cittadinanza sparsa – oramai – su di un territorio vastissimo. Soltanto due anni fa, in occasione delle elezioni amministrative, il Comune dell’Aquila destinava alla propaganda elettorale spazi ben più ampi: ricordiamo tabelloni alla Fontana Luminosa, al Torrione, alla Villa Comunale, a San Bernardino, per non parlare delle frazioni e dei progetti Case».
«Una scelta che andrà a penalizzare – si legge nella nota – chi è già escluso dai telegiornali e dagli spazi di approfondimento televisivi a livello nazionale: a leggere i dati diffusi dall’osservatorio di Pavia, alla lista de ‘L’Altra Europa con Tsipras’ – nel periodo di rilevazione dal 18 marzo al 21 aprile – il TG1 e il TG2 hanno concesso soltanto lo 0,07 % del tempo complessivo, il TG3 lo 0,02%, mentre la percentuale per le trasmissioni di approfondimento Rai dedicate all’Altra Europa è del 2,24%. Un vero e proprio vulnus democratico se si pensa che i TG della RAI hanno assegnato al Governo e ai partiti della maggioranza che lo sostiene il 54,2 % del tempo complessivo dedicato ad argomenti politici».
«Chiediamo dunque con forza al Comune dell’Aquila di rimediare in tempi brevi all’attuale stato di cose. – conclude la nota – Chi ha poche risorse per sostenere la campagna elettorale è così penalizzato al di là di ogni limite accettabile».