
Il WWF Abruzzo esprime viva preoccupazione per la ventilata ipotesi di un “ridimensionamento” delle sedi regionali della RAI contenuta nelle ultime iniziative di riduzione della spesa pubblica.
«L’informazione diffusa nel territorio – afferma il responsabile abruzzese dell’associazione ambientalista Luciano Di Tizio – è la fondamentale ragion d’essere del servizio pubblico. Senza le testate regionali, e i notiziari che garantiscono ogni giorno più volte al giorno, la Rai non avrebbe alcuna differenza per i cittadini rispetto ai network privati e non si giustificherebbe in alcun modo il pagamento di un canone annuale. Sono i tg e i giornali radio regionali quelli che meglio caratterizzano l’emittente pubblica e le danno un peso fondamentale nel territorio».
«Rinunciarvi – conclude – significherebbe operare una scelta suicida. Confidiamo che l’attuale premier, fino a pochi mesi or sono lontano dalle logiche romanocentriche, voglia tutelare i cittadini delle regioni italiane lasciando attive, ed anzi potenziandole, le sedi periferiche il cui ruolo, accanto a quello delle tv private locali, è fondamentale per il pluralismo e la correttezza dell’informazione. Le sedi regionali non rappresentano una spesa ma un investimento e come tale vanno considerate».