Adunata Alpini: «Introiti per 120 milioni»

6 maggio 2014 | 10:07
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Adunata Alpini: «Introiti per 120 milioni»

Mentre L’Aquila è in fermento per l’Adunata Nazionale Alpini, in programma nel capoluogo abruzzese il 15, 16 e 17 maggio 2015, è stato calcolato, con un modello di analisi che tiene conto degli impatti diretti ed indiretti, che ammonta a «120 milioni» la ricaduta economica dell’evento. I dati sono stati elaborati dal laboratorio di economia locale della sede di Piacenza dell’Università Cattolica di Milano, che ha preso in esame l’Adunata che si è svolta nella città emiliana nel 2013.

La ricerca, attraverso un’indagine con questionario – ne sono stati consegnati oltre 1200 – ha puntato l’obiettivo sull’impatto diretto di breve-medio periodo che l’evento ha avuto sul territorio in termini di visitatori, attività economiche, servizi erogati, spesa pubblica e privata.

Il giro d’affari complessivo è suddiviso in 70 milioni, che sono ricaduti direttamente sul territorio piacentino, e 50 milioni, che sono stati generati nel resto d’Italia.

Dallo studio, reso noto dal Comitato Organizzatore Adunata L’Aquila 2015, emerge che i 342 mila partecipanti all’Adunata hanno speso complessivamente 56 milioni solo per il viaggio, il vitto, l’alloggio e spese varie. I principali settori produttivi locali che hanno beneficiato delle ricadute generate dalla spesa dei partecipanti sono alberghi, bar e ristorazione per il 48,5 per cento, il commercio al dettaglio (13 per cento), il settore dei trasporti (4,1 per cento) e quello agroalimentare con il 3,9 per cento.

La spesa totale ha determinato ricadute sul sistema economico produttivo, sia a Piacenza, sia nelle province esterne, innescando una serie di interrelazioni complesse tra le imprese locali e quelle esterne, per lo più rientranti nei rapporti commerciali già intrattenuti prima dell’Adunata, ma in parte anche nuovi.

Lo studio ha evidenziato anche un altro dato interessante relativo all’occupazione. Sono stati creati 1.300 nuovi posti di lavoro temporanei nei mesi precedenti alla manifestazione.

Oltre agli aspetti meramente economici, l’indagine svolta ha potuto rilevare anche gli aspetti valoriali e l’impatto che l’avvenimento ha avuto sulla popolazione alpina e piacentina. I valori principali testimoniati dagli alpini sono quelli della solidarietà e dell’amor di Patria, mentre per gli alpini l’accoglienza della città e della provincia è andata oltre ogni aspettativa.

«Lo studio – spiega Carlo Frutti, coordinatore Aspettando L’Aquila 2015 e segretario del Comitato Organizzatore Adunata L’Aquila 2015 – ha permesso di oggettivare l’impatto della grande manifestazione alpina e potrà essere un punto di riferimento significativo anche per L’Aquila 2015. Speriamo che questo studio, oltre al valore emozionale e il segno di riconoscenza per il supporto avuto dalle penne nere nel periodo del sisma, sia di sprone a tutta la comunità aquilana, economica in particolare, per un sostegno più deciso e concreto all’evento, che parte di fatto da giovedì prossimo, 8 maggio, con l’inaugurazione a Pordenone, sede dell’edizione 2014 dell’Adunata, del Punto Informativo “L’Aquila 2015”».