
«Apprendiamo dalle notizie sul web i riferimenti di una ordinanza del Comune dell’Aquila, emessa in data odierna, ove letteralmente si “[i]ordina[/i]” “[i]all’Azienda Farmaceutica Municipalizzata Spa l’apertura della farmacia del Torrione sette giorni su sette per 24 ore al giorno[/i]”. Nel confermare quanto più volte ufficialmente da noi dichiarato in merito alla condivisione dell’esigenza di “[i]assicurare”[/i], come si legge anche nell’ordinanza, “[i]un migliore servizio a tutti i cittadini[/i]”, ci permettiamo di fornire alcune informazioni inerenti la fattibilità di quanto inserito nella citata ordinanza». Le precisazioni arrivano da Rita Innocenzi, segretario generale Fp Cgil.
«Come sanno bene tutti i cittadini e ancor di più coloro che, magari, oltre ad essere cittadini sono anche lavoratori turnisti – spiega Rita Innocenzi – per poter operare 24 ore su 24, ovunque, dalle fabbriche agli ospedali e altrove, bisogna avere un organico adeguato, ossia un numero di dipendenti sufficiente e se, invece, ve ne sono in abbondanza, bisogna dotarsi di una organizzazione del lavoro adeguata. Orbene, dai dati forniti proprio in questi giorni da Afm Spa, non ci sembra che, ad oggi, siano così presenti questi due “piccoli” particolari. Poco conta, evidentemente, che l’ordinanza odierna viene fuori senza che si sia svolto alcun passaggio con le rappresentanze dei lavoratori i quali devono, come noi, apprendere dalla stampa le diverse articolazioni del loro orario di lavoro. Abbiamo il timore che per Afm, nelle condizioni date, si confermi il detto dell’impossibilità di “far le nozze coi fichi secchi” e riteniamo che per adottare alcune scelte vadano fatti i dovuti interventi. Riteniamo che le Società partecipate dal Comune dell’Aquila, come dichiarato più volte dal Sindaco, debbano restare totalmente pubbliche e mantenere gli attuali livelli occupazionali e perché ciò si realizzi, come sovente da noi ribadito, siamo pronti a praticare il confronto serrato con l’obiettivo irrinunciabile di maggiore efficienza, di maggiore produttività, di una razionalizzazione dei costi. Ribadiamo ancora che in queste aziende si deve operare nel rispetto dell’etica e ci siamo schierati apertamente in questa ottica, chiedendo che da parte di tutti ci sia una assunzione di responsabilità a partire dalle figure apicali. Noi siamo pronti: siamo certi che lo siano anche le aziende e la politica locale che continua a condizionarne l’andamento»?