Nusca e la missione ‘Ricostruzione’

8 maggio 2014 | 09:57
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Nusca e la missione ‘Ricostruzione’

Emilio, semplicemente. Così si è presentato ai cittadini Emilio Nusca – candidato capolista alla Regione della lista “Abruzzo Facile” a sostegno del candidato del centrosinistra alla presidenza Luciano D’Alfonso – nel corso dell’inaugurazione delle sue tre sedi elettorali dell’Aquila.

«Siamo tutti stufi della vecchia politica», ha detto Nusca che è anche coordinatore dei Comuni del cratere. «E’ ora di ricominciare a ritrovare il contatto con le realtà locali attraverso una comunicazione innovativa – ha aggiunto – le liste civiche nascono proprio per questo e ben venga il cambiamento che non sia, però, solo anagrafico».

L’ex sindaco di Rocca di Mezzo, nel corso dell’incontro, è stato categorico: «Sostenere, per il vero cambiamento, il nostro candidato alla presidenza della Regione, Luciano, è il traguardo da raggiungere, con tutti e nel nome di tutti».

Nel corso dell’inaugurazione, alla presenza di circa trecento persone, il moderatore del dibattito, il giornalista Ennio Bellucci, ha affrontato con il candidato e gli altri sindaci presenti temi come la ricostruzione. «L’assetto istituzionale rimesso in piedi dai Comuni del cratere – ha dichiarato uno dei sindaci – è il risultato di una squadra. Siamo riusciti ad ottenere grandi risultati nella ricostruzione post terremoto grazie al lavoro di squadra di trenta sindaci. Oggi i sindaci hanno scelto un percorso condiviso e una persona che possa rappresentare in Regione gli interessi e i bisogni delle popolazioni del cratere e per questo è stato scelto il più rappresentativo, Emilio».

«In questo momento di difficoltà – ha concluso Nusca – parlare di territorio è fondamentale. E’ importante, infatti, essere uniti e far ripartire lo sviluppo locale, incentivando le imprese al fine di rilanciare tutto il tessuto sociale. Questo è il mandato di squadra al quale terrò rigorosamente fede».

La Gran Sasso Rugby e il Sambuceto Rugby hanno animato l’atmosfera dell’inaugurazione, resa suggestiva dalla musica dei Crazy Stopping Club diretti dal maestro Antonio Marinelli, dalle fotografie dei paesaggi d’Abruzzo di Lucio Agnifili e dalla satira del vignettista marsicano Davide Parlati.