
Nell’ultima riunione della nona legislatura, caduta a 16 giorni dalle elezioni per il rinnovo dell’assemblea regionale, il Consiglio regionale abruzzese non è riuscito ad approvare il piano demaniale per i balneatori, molto atteso dalla categoria.
Dopo la discussione generale, la maggioranza di centrodestra ha gettato la spugna davanti ai circa 2 mila emendamenti presentati dal capogruppo di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo. C’era, inoltre, l’elevata probabilità che non ci fossero i numeri per approvare il provvedimento.
L’assemblea ha approvato una risoluzione per chiedere al governo nazionale di non prevedere la soppressione della figura dei segretari comunali nel progetto di riforma della pubblica amministrazione, attualmente in discussione.
Via libera anche al regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati, che introduce nuovi criteri per la caccia selettiva dei cinghiali e alle modifiche alla normativa per l’applicazione delle sanzioni amministrative in materia sanitaria, che riconducono l’intera gestione ai direttori generali delle Asl.
A conclusione dei lavori, il presidente del Consiglio, Nazario Pagano, ha ringraziato tutti i consiglieri regionali, che «hanno lavorato in questi 5 anni per il bene del nostro Abruzzo». «Ai colleghi consiglieri che hanno scelto di ricandidarsi – ha aggiunto – vorrei ricordare che devono essere orgogliosi e felici di aver condiviso l’esperienza di questa legislatura, in cui la Regione ha ottenuto grandi e prestigiosi risultati sotto molti profili, soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi della politica, che ci ha portato a essere punto di riferimento per le altre Regioni italiane. Senza dimenticare gli sforzi e l’impegno che hanno consentito di ridurre il debito pubblico, risanare i conti della sanità e ridurre la pressione fiscale».