
di Claudia Giannone
Quarti di finale dei [i]play off[/i]: il primo passo per raggiungere qualcosa di ancora più grande. Un passo fondamentale, un passo impegnativo, che richiede sacrificio e sforzi enormi, ma che allo stesso tempo può regalare emozioni molto forti.
Inutile dire che, nell’incontro di domenica 11 maggio contro il Pisa, che inizierà alle ore 16, il “Fattori” rischierà di esplodere, proprio come lo scorso anno contro il Teramo, nella finale dei play off che permise ai rossoblù di accedere in Prima Divisione.
A quasi un anno di distanza, l’appuntamento è di nuovo lì, tra quelle mura che si riempiranno di colori e di cori, udibili da ogni parte della città. Certo, non è bello dire che magicamente le persone abbiano deciso di recarsi allo stadio, approfittando dei play off e delle giornate di sole che stanno invadendo il capoluogo abruzzese, ma ormai Pagliari e compagnia sembrano aver compreso la mentalità degli aquilani. E mentre fino a domenica scorsa soltanto mille persone si preoccupavano di essere lì, per supportare il proprio team, adesso si è quasi arrivati a quota 3000 biglietti, di cui 710 per quanto riguarda i toscani: settore ospiti di nuovo ufficialmente al completo.
«I play off rappresentano un mini campionato – ha affermato il presidente rossoblù Corrado Chiodi – che può essere determinato da eventi. Mi ritengo fortunato di essere arrivato a questo punto, soprattutto con un gruppo così coeso».
E nonostante lo scorso anno si trattasse di Seconda Divisione, anche contro Chieti e Teramo gli episodi decisero molto. Basti ricordare il calcio d’angolo di Imperio Carcione che, al primo minuto della finale davanti al pubblico aquilano, fu fondamentale per la promozione.
Adesso, però, questo mini campionato non è più da giocare interamente in Abruzzo. Le squadre candidate alla promozione in B hanno nomi ben più blasonati: Frosinone, Lecce, Catanzaro, Pisa, Benevento, Pontedera e Salernitana, oltre ovviamente al team di mister Pagliari, novellino in questo scenario. Si pensi soltanto alla storia dei rossoblù: da ben ottant’anni, L’Aquila non riusciva ad arrivare ad un livello così alto.
«I miei ringraziamenti vanno a tutti. Ci siamo dimostrati in grado di affrontare un campionato di Prima Divisione che, secondo me, è più possibile identificare come una serie B di Seconda Divisione».
Inizia, così, una nuova stagione, in cui soltanto la più forte riuscirà ad andare avanti e a raggiungere il Perugia in serie B.
Domenica, contro il Pisa, il tecnico rossoblù cercherà di mantenere quella formazione che, nel corso del campionato, è riuscita ad agire al meglio. Testa difenderà la propria porta, coperto sicuramente da Dallamano e Zaffagnini. Tornerà forse Pomante dal primo minuto, e la scelta più quotata per il terzino sembra indicare Pedrelli. Per il centrocampo, l’unico dubbio riguarda la sfida tra Agnello e Gallozzi, mentre sono al sicuro i posti di Del Pinto e Corapi. In attacco, De Sousa e Pià dovrebbero essere le scelte già fatte, mentre ad affiancarli dovrebbe essere Marco Frediani.
Fischio d’inizio affidato a Juan Luca Sacchi di Macerata, coadiuvato dagli assistenti Marco Chiocchi di Foligno e Leonardo Camillucci di Macerata. Il quarto uomo sarà Daniele Martinelli di Roma 2.
QUARTI DI FINALE PLAY OFF: Frosinone-Salernitana; Lecce-Pontedera; Catanzaro-Benevento; L’Aquila-Pisa.