
«Il CdA dell’Università dell’Aquila ha bocciato la proposta della rettrice sull’offerta formativa contenente l’introduzione del numero chiuso». L’anticipazione arriva dai portavoce di Udu L’Aquila.
«Lo Statuto dell’Università – scrive l’Udu in una nota – prevede che tutti gli atti regolamentari, compresi i regolamenti dei corsi, passino al Senato solo previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione. La Rettrice ha stravolto l’iter, portando al Senato una delibera senza l’obbligatorio parere del Consiglio Studentesco e senza il necessario parere favorevole del Cda che deve essere precedente al Senato Accademico. Lo stravolgimento dell’iter e l’introduzione del numero programmato in un tale contesto hanno portato al duro stop del CdA di oggi. E’ una bocciatura secca».
«Da un anno – sottolineano i portavoce dell’Udu – chiediamo che si affrontino i temi didattici d’Ateneo con il lavoro istruttorio di una commissione didattica d’Ateneo. Se si fosse ascoltato il nostro consiglio non saremmo arrivati a questa situazione. L’Ateneo deve approvare entro il 15 di maggio tutti gli atti definitivi sull’offerta formativa del 2014/2015. Ci sono solo 4 giorni lavorativi a disposizione ed è indispensabile convocare con urgenza tutti gli organismi d’Ateneo, seguendo il corretto iter e modificando la proposta. Dalla legge Gelmini in poi, il Consiglio di Amministrazione è il massimo organo di governo degli Atenei, sarebbe inaccettabile che una proposta bocciata dal CdA venga riportata tal quale. Il CdA non è un organo di ratifica delle “visioni” della Rettrice, ma è il cuore dell’autogoverno dell’autonomia degli Atenei».
«L’Udu – si legge ancora nella nota diramata dall’Unione degli Universitari – non cederà al ricatto morale di una proposta, bocciata, riportata all’approvazione l’ultimo giorno utile. E’ l’intera offerta formativa dell’Ateneo dell’Aquila ad essere a rischio. L’atto di responsabilità lo chiediamo noi alla Rettrice».