«L’Aquila senza chiese non ha senso»

10 maggio 2014 | 15:36
Share0
«L’Aquila senza chiese non ha senso»

«Benedetto XVI venne qui dopo quel tragico sisma per invocare Maria, madre di speranza. Adesso c’è la gioia di vedere rinascere in molte parti della città delle chiese, belle come questa, dedicata proprio a Maria, qualcosa che alimenta la fiducia nell’avvenire. L’Aquila può progredire con la cooperazione di tutti». Queste le parole del cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, oggi nel capoluogo abruzzese per benedire la ‘rinata’ chiesa di Santa Maria di Farfa, riaperta grazie all’impegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro che, subito dopo il terremoto, ha promosso una sottoscrizione.

«Andiamo avanti con la fiducia in Dio e nei lavori degli uomini – ha detto poi Sodano – qui all’Aquila l’opera di Dio c’è e c’è anche l’opera degli uomini. Per questo atto di solidarietà ringraziamo il Signore e i Cavalieri del Lavoro».

Tanti i presenti alla riapertura della chiesa in centro storico. Tra questi, diversi rappresentanti dei Cavalieri, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, l’ex sottosegretario Gianni Letta, l’arcivescovo metropolita emerito della Diocesi dell’Aquila monsignor Giuseppe Molinari e il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo Fabrizio Magani.

«Dopo la tragedia del terremoto del 6 aprile 2009 – ha detto Molinari – dicevo ad alta voce, con sincerità, ‘prima le case e poi le chiese‘, ma nel mio cuore ero convinto che una città come L’Aquila senza chiese non ha senso. Sono contento che questa bellissima chiesa sia stata restaurata, per me c’è anche un legame particolare perché per dieci anni sono stato parroco di San Flaviano e Santa Maria di Farfa, quando facevo la vita da parroco, con molto più tempo a disposizione». In riferimento alla situazione dell’Aquila post-sisma, l’arcivescovo emerito ha aggiunto: «La vedo come vedo tutta l’Italia, qui si litiga su cose marginali, sempre, non si trova l’accordo neanche su cose essenziali, si perde tempo, ma non perdo la speranza perché forse, dopo cinque anni, si comincia a trovare una strada comune per tutti noi».

LA ‘RINASCITA’ DELLA CHIESA – La chiesa di Santa Maria di Farfa è un gioiello dell’architettura duecentesca incastonato nel cuore del centro storico dell’Aquila. In seguito al sisma del 2009 il luogo di culto ha subito dei danni ed è stata quindi interessata da un progetto di restauro, reso possibile grazie all’impegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Nei giorni immediatamente successivi al terremoto, infatti, la Federazione ha costituito un fondo per raccogliere, tra i propri associati, i contributi da destinarsi ad un intervento di ricostruzione che riguardasse un bene architettonico nel centro storico della città dell’Aquila.

Il progetto di restauro della Chiesa di Santa Maria di Farfa, individuato dalla Federazione tra una rosa di progetti relativi a monumenti di rilievo storico ed architettonico, ha avuto inizio nel giugno 2012, dopo la sottoscrizione di una convenzione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo che ha curato la realizzazione dell’intervento edilizio.

I lavori di restauro sono stati realizzati dalla Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. sulla base di un progetto realizzato dall’architetto Gianlorenzo Conti, redatto nel rispetto degli elementi storico-artistici ed architettonici e della normativa antisismica. I Cavalieri del Lavoro, con questo intervento di restauro, hanno partecipato alla rinascita della città dell’Aquila con un impegno finanziario pari a 160.000 euro, a cui si aggiungono le donazioni di singoli Cavalieri del Lavoro a favore di iniziative altrettanto meritorie promosse da altre istituzioni e associazioni.