
«Visto lo stato di incuria dello chalet di Roio e venuti a conoscenza delle reali impedenze che caratterizzano il non rientro del DIIIE nella sede di Monteluco, noi ragazzi di Azione Universitaria L’Aquila, in particolare gli studenti di Ingegneria, non possiamo più tacere». Queste le parole di Leonardo Scimia, portavoce dell’associazione studentesca AU, a seguito delle ultime ‘non azioni’ che hanno visto protagonisti gli studenti del corso di Ingegneria dell’Ateneo Aquilano.
«Ormai non è la prima volta che facciamo sentire la nostra voce per ribadire al comune del capoluogo e a tutti gli enti locali di tener ben presente quanto sia importante la popolazione universitaria per la città, rappresentando essa una cospicua parte della popolazione aquilana, nonostante non abbia diritto di voto all’interno di queste mura. Il nostro motto è da sempre: “ riportare tutta ingegneria a Roio”, questo per far si che l’università dell’Aquila ritrovi la sua originaria forza ripartendo dai luoghi storici che l’hanno caratterizzata, come appunto la sede di Monte Luco».
«Vogliamo quindi esortare il Senato Accademico – scrivono i ragazzi in una nota – a prendere (e sarebbe ora) una scelta sul futuro della vecchia foresteria dell’epoca fascista e che solleciti l’impresa a terminare i lavori del corpo A, ormai l’unico rimasto da terminare. Consci dei problemi del passato, uno fra tutti la mensa che non copriva le esigenze di tutti gli studenti, e visto lo stato di abbandono in cui versa lo chalet chiediamo al comune de L’Aquila che al più presto si adoperi a ristrutturare lo chalet e che venga avviata una gestione insieme con l’ADSU. Per far si che questa proposta arrivi fino al comune annunciamo a tutta la popolazione, universitaria e non , che da oggi, lunedì 12 maggio, faremo una raccolta firme da portare al Sindaco Massimo Cialente per esortarlo a prendere in considerazione le proposte degli studenti».