Traffico di hashish tra Abruzzo e Lombardia

14 maggio 2014 | 10:30
Share0
Traffico di hashish tra Abruzzo e Lombardia

Quattro cittadini marocchini arrestati, su ordine di carcerazione del tribunale, per un vasto giro di hashish. Si tratta di presunti spacciatori che, secondo le accuse, tessevano i loro affari fra i comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica.

La squadra mobile di Teramo, a conclusione di una delicata indagine, ha ricostruito la ‘filiera dello spaccio’, che partiva dalla Lombardia per ramificarsi in Abruzzo, dove l’hashish veniva spacciato in ingenti quantitativi.

LE INDAGINI – Ci sono due fratelli marocchini, uno dei quali titolare di una avviata macelleria a Martinsicuro, tra i quattro nordafricani destinatari di altrettante ordinanze di custodia cautelare, firmate dal gip Domenico Canosa ed eseguite dagli agenti della squadra mobile di Teramo, nell’ambito di una indagine su un vasto giro di stupefacenti, hashish e cocaina, sull’asse Milano-Teramo. Altri due degli arrestati odierni sono stati bloccati a Milano e a Ravenna.

Sono adesso otto le persone finite in manette nell’inchiesta e sette quelle indagate a vario titolo, tra i quali anche un corriere bloccato nel suo viaggio dalla Lombardia a bordo di una macchina su cui erano nascosti, all’interno di uno pneumatico, otto chili di hashish.

Secondo quanto ricostruito dal capo della squadra mobile di Teramo, il vicequestore aggiunto Gennaro Capasso, i due fratelli avrebbero stretto importanti contatti con connazionali, esponenti della malavita nell’hinterland di Milano, dai quali sarebbero riusciti ad approvvigionarsi di stupefacente da rivendere poi in zona, in particolare lungo la costa settentrionale del Teramano.

Le indagini, scattate un anno e mezzo fa, partirono dal sequestro in provincia di un chilo di hascisc. Le successive attività investigative hanno permesso di individuare canale di rifornimento, movimenti di trasferimento dello stupefacente e soprattutto i mercati di destinazione nel Teramano. I provvedimenti odierni sono stati richiesti dal pubblico ministero Silvia Scamurra.

GLI ARRESTATI: Gli arrestati sono Taoufik Belatik, 39 anni e Hamid Jedoui, 34, destinatari di un ordinanza di custodia cautelare in carcere; Abdelilah Belatik, 46, e Mohammed El Modafar, 33, ai domiciliari. Le ordinanze sono state eseguite in collaborazione con le squadre mobili di Ravenna e di Milano.

Alla filiera della droga sull’asse Milano-Teramo, la polizia ha lavorato da gennaio 2013, quando grazie a degli informatori (l’operazione porto’ al sequestro del primo chilo di hashish) si risali’ alla rete extraregionale dell’approvvigionamento. Per corredare l’indagine di elementi probatori utili alla richiesta di arresto, Teramo chiese da subito aiuto ai colleghi lombardi e romagnoli, ottenendo anche autorizzazione alle intercettazioni telefoniche utili a documentare il traffico illecito e gli intrecci del malaffare. L’attività d indagine sul narcotraffico, alla fine, ha consentito di individuare il sodalizio criminale, capeggiato dai fratelli Belatik, (uno, Taoufik, è titolare di una macelleria a Martinsicuro mentre l’altro ha un impresa artigiana) stabilmente inseriti nel tessuto sociale di Martinsicuro.

Nel corso dell’attività investigativa, sono stati sequestrati complessivamente 8 chilogrammi di hashish e 200 grammi di cocaina. Gli elementi raccolti durante la fase delle investigazioni, hanno consentito al gip presso il Tribunale di Teramo, Domenico Canosa, su richiesta del pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Silvia Scamurra, di emanare i provvedimenti restrittivi a carico dei cittadini extracomunitari. Taoufik Belatik e Hamid Jedoui sono stati rinchiusi, rispettivamente, presso il carcere di massima sicurezza di Marino del Tronto di Ascoli Piceno e Ravenna, mentre gli altri due sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari nelle abitazioni, rispettivamente, a Martinsicuro e Milano.