
di Giovanni Baiocchetti
È balzata agli onori della cronaca negli ultimi giorni per la presenza del batterio legionella nell’acqua dei rubinetti ed il conseguente eventuale sgombero di 22 famiglie. La piastra 6 del Progetto Case “Roio 1” a Poggio di Roio, frazione dell’Aquila, fa ancora parlaredi sé e a parlare, stavolta, sono proprio gli inquilini, che inoltrano al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente una lettera con 13 firme.
Nel dettaglio, gli sfortunati cittadini chiedono una «risoluzione definitiva e certificata del problema, con la sostituzione della caldaia centralizzata in grado di sostenere l’unica procedura ritenuta (allo stato attuale delle conoscenze) efficace per l’abbattimento del batterio, ossia lo shock termico con temperatura intorno agli 80°».
I firmatari chiedono anche rassicurazioni sulla tempistica dell’eventuale sfratto, che auspicano non superi i due mesi di tempo, con un preavviso di sgombro di almeno 15 giorni e la possibilità, per chi voglia, di lasciare i propri beni di non stretta necessità in una camera degli alloggi finora occupati.
«All’Amministrazione comunale – si legge nell’ultima parte della lettera – chiediamo il sostenimento di ogni spesa relativa alle utenze degli alloggi temporanei sostitutivi e delle spese relative al trasloco». Proprio in merito ad un eventuale spostamento, i cittadini chiedono che si valuti insieme la fattibilità di soluzioni alternative, come la sistemazione in altri appartamenti dei Progetti Case, il ripristino temporaneo del C.A.S., il trasloco in edifici disponibili del Fondo Immobiliare o lo spostamento in strutture ricettive alberghiere e/o residenziali.