
di Gioia Chiostri
Fucino pulito, irrigato, ricco e nuovamente attivo. Questo il senso ultimo di un lavoro di squadra, maturato in un tempo record, 28 giorni, che ha visto una sinergia tempestiva e soddisfacente posta al servizio di un progetto ‘reazionario’: (ri)donare all’antica conca marsicana, emblema di abbondanza agricola e non solo, il ruolo di nutrizione economica principale della Marsica e dintorni. Un’operazione che ha goduto di un’operosità corale, una rete di affinità e lungimiranze variegate, capeggiata dal Comune avezzanese. Proprio stamani, l’Arap, l’Azienda regionale delle Aree produttive (ex nucleo industriale), ha messo la parola fine ad un lungo intervento di risanamento, confluito in un’unica azione fondamentale: l’attivazione di un nuovo depuratore in località Borgo via Nuova-strada 2, così da superare finalmente i problemi igienico-ambientali dovuti alla carenza di depurazione in tutta la piana Fucense.
{{*ExtraImg_200879_ArtImgRight_300x223_}}L’Abruzzo, oggi, ha mostrato, più viva che mai, la sua vena pulsante, fatta di cooperazione e volontà di raggiungimento di un fine comune. Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, così ha commentato l’evento storico: dopo «ben 16 anni di attesa, da quando venne proposta una delibera simile al tempo del compianto primo cittadino, Mario Spallone, questa è la prima volta che, in maniera molto determinata, Arap, Consorzio di Bonifica, Arta, Asl, Provincia, Ato, Cam ed Enel, dietro lo stimolo dei rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura, Cia, comitato Acqua nostra e Centro giuridico del cittadino, di concerto con l’amministrazione da me rappresentata, hanno lavorato senza qualunquismi vari per un bene unico e insostituibile, la salute della Marsica tutta. Oggi verrà sottoscritta l’autorizzazione della messa in funzione del depuratore dopo molti ostacoli e problematici incartamenti. E sempre oggi, orgogliosamente, possiamo dire a gran voce che il depuratore di Avezzano partirà entro la fine del mese. Entro lo stesso lasso di tempo, infatti, saranno pronte le analisi per poter consentire agli agricoltori di riappropriarsi dell’acqua per innaffiare le loro colture ‘in positivo’, cioè senza danni all’agricoltura».
{{*ExtraImg_200882_ArtImgLeft_300x223_}}L’iter per l’avvio dell’impianto ha mosso i primi passi il 21 marzo, quando l’Arap ha presentato la domanda di autorizzazione al Comune di Avezzano: il Suap ha avviato il procedimento amministrativo, appesantito dalle divergenze di opinioni degli enti regionali interessati alla gestione dell’impianto, comunque definito il 29 aprile con la chiusura della conferenza di servizio. Ora, il Comune, acquisiti tutti i pareri degli enti, ha fatto scattare il via libera: l’Arap potrà accedere e mettere in funzione l’impianto di borgo via Nuova. Sul versante depurazione, nel frattempo, il Comune di Avezzano, nell’ambito del Programma del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ex FAS 2007/2013, ha ottenuto un finanziamento regionale di 1 milione e 400 mila euro per adeguamento e potenziamento dell’impianto di Pozzillo. Il progetto è stato redatto dal Cam: l’intervento dovrà essere concluso entro il 2016, mentre l’avvio della gara ad evidenza pubblica dovrà scattare entro l’estate.
Il presidente del Consiglio di amministrazione dell’Arap, ex nucleo industriale, Tiziano Pietrucci, ha invece rimarcato che, molto spesso, il buonsenso e l’obiettivo dell’utile comune, gratifica più del raggiungimento di un obiettivo personale. «In 28 giorni – ha spiegato – abbiamo avuto una comunanza di intenti senza eguali. In altre occasioni, vari tipi di associazioni hanno sempre cercato di ostacolare il lavoro relativo alla messa in cantiere di determinate opere pubbliche. L’ostruzionismo, fortunatamente, non ha fatto parte di questa squadra».
Lucido, l’assessore all’agricoltura, Francesco Paciotti, ha aggiunto: «Il nuovo depuratore è stata una scommessa. In tempi record si è dato vita ad un progetto necessario per chi nella Marsica si sostenta grazie all’agricoltura. Il 29 ci sarà l’ultima conferenza di servizio, utile a precisare gli ultimi cavilli. L’autorizzazione avrà validità quindicennale. C’è da dire che in data 30 novembre 1998 qualcuno già stabilì di insediare all’interno dell’ex nucleo industriale, oggi Arap, il cosidetto nuovo depuratore. Sono passati scarsi 16 anni fra l’idea e la sua concretizzazione. Questo, a mio avviso, vuol dire molte cose. Secondo il mio punto di vista, un’opera tesa alla salvaguardia della saluta pubblica dovrebbe essere sempre realizzata in bravissimo tempo, con tutte le emergenze del caso».
Pungolo e spina dorsale dell’operazione depurazione, le associazioni di categoria e cittadine, come la ben nota Acqua Nostra, rappresentata da Gianvincenzo Sforza. «Oggi – ha detto – si chiude un cerchio abbracciante la salute e l’economia dei cittadini marsicani. Il nostro obiettivo, a monte del progetto, è stata la sensibilizzazione dell’amministrazione rispetto al tema Fucino. Quest’oggi mi trovo di fronte ad un grande risultato, voluto e portato a termine dal Comune di Avezzano. Ma questo deve essere solo uno dei tanti risultati che l’amministrazione dovrebbe voler patrocinare. Come associazione agricola e comitato Acqua Nostra, io e i miei soci continueremo a muoverci in questo senso per tutto il territorio marsicano. Giorni fa abbiamo fatto un sopralluogo assieme al Cam fra i depuratori di Celano ed è partito immediatamente un investimento di un milione e 800 mila euro. Al più presto ci sarà un altro finanziamento di oltre un milione per Pozzillo; ieri abbiamo fronteggiato emergenza a Luco Dei Marsi, risolta e approfondita negli ultimi giorni. Questo per dire che quando le istituzioni lo vogliono, si muovono e si muovono anche bene. Tutto ciò lo si fa e lo si deve fare per garantire alle generazioni future la salubrità dell’ambiente che le ospiterà».
Il Fucino riacquista, con questa operazione, l’etichetta propiziatoria di ‘terra pulita’. Il nuovo depuratore, essendo una struttura ex novo, quindi non ricadente nell’accordo, ad oggi scaduto, fatto a suo tempo con il Cam, abbisogna di un ultimo mattone per il muro della realizzazione a pieno titolo. Occorre, di fatti, una richiesta di autorizzazione allo scarico dei canali recettori, indicando la portata di massima dello scarico; richiesta che deve essere indirizzata al consorzio di bonifica. L’Arap sarà, a tutti gli effetti, il gestore del nuovo depuratore. La nuova struttura avrà una capacità d’assorbimento di circa 46000 abitanti per equivalente, 6000 circa per capacità industriali e la residua parte per fini civili. Parte una nuova primavera per la piana del Fucino; si attende un buon raccolto, per ora.
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