
di Giovanni Baiocchetti
L’Aquila, per la prima volta nella storia, ha ricevuto il testimone per l’Adunata Nazionale degli Alpini. A Pordenone, lo scorso fine-settimana, c’era Carlo Frutti, segretario del Comitato Organizzatore Adunata L’Aquila 2015. In questa occasione, il capoluogo abruzzese ha ricevuto la cosiddetta “stecca”, una tavola di legno recante lo stemma dell’Associazione Nazionale Alpini e le targhe che ogni città italiana, dopo aver ospitato un’adunata, appone. Una tavola su cui, tra circa un anno, si leggerà anche “L’Aquila”.
«A Pordenone – dice Frutti – ho potutuo tastare con mano un entusiasmo e una voglia di venire in Abruzzo che non si riesce a descrivere a parole. Il Comune ci ha messo a disposizione due locali nella centralissima piazza XX Settembre, in cui abbiamo potuto realizzare un info-point per promuovere l’Adunata di maggio a L’Aquila. Le ventimila cartine della città (aggiornate a maggio 2014) e l’altro materiale di promozione del territorio è andato a ruba in un giorno e mezzo. Tanta, tanta gente ha manifestato una gran voglia di venire all’Aquila, di vedere il nostro territorio e di vedere lo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione. Diverse persone mi hanno detto “veniamo e stiamo giù più di una settimana, perché vogliamo conoscere l’Abruzzo”. Ho notato anche tanto entusiasmo tra i giovani. Durante la sfilata degli alpini abruzzesi, gli applausi del pubblico hanno fatto registrare il rumore più forte dell’intera giornata, misurato con un apposito “applausometro”, ulteriore segno della forte vicinanza del mondo Alpino alla nostra terra».
«C’è bisogno – conclude Frutti – di uno stimolo forte per la nostra città, c’è bisogno di ridarle vitalità e di far conoscere le nostre meraviglie al di fuori. Facendo un calcolo ottimistico, io credo che in quei giorni avremo una presenza sul territorio di oltre 600mila persone, con una seguente ricaduta economica sul territorio che farà segnare cifre da record».