
di Giovanni Baiocchetti
Ha dovuto chiudere la sua attività di alimentari, macelleria, frutta e verdura a Tempera in seguito al terremoto del 6 aprile 2009 e lo ritroviamo oggi al Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi d’Italia a Bazzano (L’Aquila). Marco Di Giulio è diventato responsabile dell’azienda agricola La Mascionara durante le fiere gastronomiche; l’azienda, dei fratelli Rinaldo e Gaetano D’Alessio, si occupa di allevamento bovino, ovino, suino e caprino, e quindi di produzione salumiera e casearia.
{{*ExtraImg_201008_ArtImgCenter_500x375_}}«Tutti i nostri animali pascolano sull’altipiano di Campotosto – ci dice Marco – dove si trovano i nostri impianti di produzione e il nostro spaccio aziendale. I prodotti che vendiamo sono forniti di bollo CEL e vengono distribuiti in molti negozi, supermercati ed enoteche della regione. Inoltre, aderiamo al progetto [i]OkAbruzzo.it[/i], nato all’indomani del terremoto, che permette l’acquisto dei nostri prodotti via internet».
Tra le bontà esposte nello stand, troviamo le mortadelle di Campotosto, meglio conosciute dagli abruzzesi come “coglioni di mulo”, forse per la loro forma ovoidale e per il fatto che vengano venduti a coppia, forse perché in passato, per realizzare questi insaccati, si utilizzava la vescica del mulo. Al giorno d’oggi, la mortadella di Campotosto è un salume fatto con carne di maiale macinata fina con un cuore di lardello di guanciale che serve per mantenere la pasta morbida. La ciliegina sulla torta nella realizzazione dei “coglioni” è data dall’affumicatura: i salumi vengono appesi in una stanza e fatti essiccare su un fuoco di legno di faggio (pianta tipica della zona).