L’Aquila e la cultura di mangiare in strada

16 maggio 2014 | 15:09
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L’Aquila e la cultura di mangiare in strada

di Maria Chiara Zilli

Mangiare in strada non per fretta, ma per riscoprire la cultura ancorata ai cibi della tradizione. L’insegnamento arriva dall’associazione Streetfood, in “trasferta” a L’Aquila in occasione del Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi.

Quello allestito da Steetfood nei locali del Salone è una vera e propria vacanza nel mondo del cibo che un tempo si chiamava “povero”, ma oggi è diventato smart. Un viaggio tra le tradizioni culinarie della maggior parte delle regioni italiane, dalla Sicilia al Piemonte, passando per la piadina romagnola, il crostino toscano e, naturalmente, l’arrosticino abruzzese, cotto con perizia sul posto, con cucina a vista.

{{*ExtraImg_201015_ArtImgRight_300x225_}}Guai a confondere lo street food con il più noto fast food. A spiegare la differenza tra le due forme del “mangiare in strada” è il presidente dell’associazione Streetfood Massimiliano Ricciarini, che è anche il precursore di questo progetto in Italia. «Il fast food – spiega – non ha legami con le tradizioni dei territori. Si tratta semplicemente di cibo nato per essere cucinato e consumato in poco tempo. Al contrario, lo street food è strettamente legato al territorio, alla cultura dei luoghi. Il nostro obiettivo è quello di riportare in strada i prodotti ‘in via di estinzione’». Basti pensare che uno dei “cibi da strada” più diffusi è il “[i]Lampredotto[/i]”, un piatto fiorentino a base di stomaco bovino. In Abruzzo, invece, ad andare per la maggiore è, chiaramente, il noto arrosticino di pecora.

Lo street food sta avendo molto successo in Italia, «chef stellati ci chiedono di scendere in strada», spiega Ricciarini, ma, avverte, «non bisogna improvvisare».

In Italia, attualmente, sono circa cento gli associati di Streetfood. L’Aquila, al Salone dei Parchi, in questi giorni ne ospita undici che propongono prodotti difficilmente trovabili in terra abruzzese, ma anche alimenti legati a doppio filo alla tradizione locale.