Avezzano Comune sicuro, 50 ‘occhi’ sulla città

21 maggio 2014 | 14:59
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Avezzano Comune sicuro, 50 ‘occhi’ sulla città

di Gioia Chiostri

Criminalità messa all’angolo con il nuovo progetto ‘sicurezza’ voluto fortemente dal Comune di Avezzano. Una serie di misure cautelative dirette a calmierare la condizione di parziale insicurezza che ristagna in determinate ‘zone rosse’ della città di Avezzano e frazioni. Il pacchetto sicurezza, reso possibile grazie alla riuscita captazione di Fondi Fas regionali – 150 mila euro in totale – prevederà l’istallazione di 50 telecamere di ultima generazione, nate dal connubio tra onnipresenza e rispetto della privacy, che verranno stanziate in zone cosiddette emergenziali, ossia particolarmente fragili dal punto di vista della piena vivibilità cittadina. Un progetto in fieri che attende solo un’ultima ‘firma’ per partire e predisporre il bando di appalto dei lavori: sarà, di fatti, la prefettura dell’Aquila a dover dare l’okay finale per l’avvio del pacchetto.

«Un tassello – ci tiene a spiegare Piero Carducci, responsabile dell’attuazione del programma dell’amministrazione comunale – che fa parte di un’idea più grande che guarda ad Avezzano come ad una Smart City di ultima generazione. Senza dubbio, si tratta di un tassello fondamentale, primo mattone indispensabile affinché una città venga resa attrattiva per cittadini e stranieri. 50 telecamere per combattere la criminalità che però non minano affatto la privacy dei cittadini avezzanesi. L’humus urbano ne uscirà senza dubbio rigenerato. E’ importante sottolineare, inoltre, che si tratta di un sistema di videosorveglianza, quindi suscettibile di ulteriori crescite. Questo sistema aumenta la sicurezza dell’humus urbano di Avezzano. Senza la sicurezza, qualsiasi esercizio di attività urbana è come inibito. Il disegno che c’è a monte è quello di creare una città bella e attrattiva, dotata di funzioni di servizio avanzate. Il progetto ‘città sicura’ è il secondo tassello del progetto Smart City che è in corso; verso l’autunno daremo adito all’ultimo tassello, il progetto ‘smart city’ vero e proprio, che doterà la città di tutta una serie di servizi molto avanzati, già finanziato dal Miur».

{{*ExtraImg_201674_ArtImgRight_300x192_}}Il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, primo sostenitore del progetto sicurezza, così ha commentato, nella conferenza stampa di presentazione tenutasi stamani nella sala consiliare del Comune, l’incisivo passo in avanti dell’amministrazione: «Un progetto basato sui fondi Fas, quindi non su fondi comunali, che prevederà la collocazione di circa 50 telecamere in totale, una mappa progettuale (in foto) ne identifica i luoghi di collocamento. Mi preme dire che la rete di occhi vigilanti non coprirà solo la città di Avezzano, ma anche le frazioni. E’ sicuramente un grande deterrente contro la criminalità e, al contempo, un incentivo per la sicurezza. Stiamo attendendo il parere consultivo del comitato per la sicurezza pubblica in seno alla prefettura di L’Aquila. Appena ci sarà l’okay partiremo con il bando e l’istallazione». Di Pangrazio, inoltre, ha svelato un altro importante retroscena a livello di sicurezza comunale. «Già dalla prossima settimana – ha aggiunto – di concerto con la polizia locale, abbiamo pensato di monitorare le zone difficili di Avezzano attraverso personale addetto». Le tre piazze maggiori della città – Piazza Torlonia, Piazza Risorgimento e Piazza Matteotti – disporranno di un servizio di vigilanza apposito in grado di evitare il crearsi di situazioni di disagio per la cittadinanza. «Dal primo giugno, inoltre – spiega il primo cittadino – si darà adito, per Piazza Matteotti, ad una convenzione con una cooperativa che metterà a disposizione anche un agente di polizia privata per il controllo sistematico della zona, fino a Piazza Torlonia, durante le ore serali. Mia premura è ridare le piazze ai nonni e ai bambini».

La settimana prossima verrà convocata una riunione con le forze di polizia cittadine per fare il punto e mettere in campo la forza sinergica. Nell’attesa del parere della prefettura, si disporranno ad incastro i quattro responsabili della sicurezza ad Avezzano (Polizia di Stato, Polizia locale, Carabinieri e Guarda di Finanza) in modo che possano avere miglior controllo del territorio. «Saranno loro a decidere come disporre le forze a disposizione in campo». Istallazione di nuove telecamere, armonizzazione degli interventi delle forza armate: il pacchetto sicurezza presenta, sulla carta, un ottimo avvio.

L’assessore all’informatica, Patrizia Petricola, si è detta estremamente entusiasta delle misure che partiranno a breve. «Questo è un progetto voluto fortemente dal sindaco. Siamo pronti anche con la delibera della Giunta comunale. Si prevede la predisposizione di un sistema integrato che vedrà il collocamento di effettive 30 nuove telecamere circa (sistema wireless e lan) aggiunte alle 15 telecamere già esistenti, per riuscire ad avere una copertura capillare delle aree di criticità, come, ad esempio, i quartieri disagiati. L’appalto ha complessivamente un finanziamento di circa 150 mila euro, captati egregiamente dal Comandante, per mezzo dei fondi Fas. Queste telecamere saranno in grado di captare le immagini, di farle visionare in tempo reale da qualsiasi apparato connesso via Ram alla piattaforma a monte, ossia il centro di controllo supervisionato dal Comando di Polizia, al quale le telecamere saranno tutte collegate. Oppure di farle vedere a distanza di tempo, poiché registrate. Le informazioni non saranno in chiaro, quindi non potranno essere intercettate, poiché criptate attraverso metodi telematici. Si tratta di informazioni, ovviamente, sia notturne che diurne, che potranno essere estratte ed utilizzate anche a livello penale, quindi assolutamente non modificabili. Aggiungo che questo è soltanto uno [i]start up[/i] del sistema di videosorveglianza di Avezzano. Partendo da 50 telecamere noi, per adesso, assicuriamo una copertura di tipo capillare ma non totale; ciò che ci proponiamo di fare è di aumentare al più presto il numero delle telecamere».

{{*ExtraImg_201677_ArtImgRight_300x192_}}«La videosorveglianza non tralascia alcuna zona. – così il comandante Montanari a margine della conferenza – Con l’attivazione di queste 31 telecamere nuove più 15 che appartengono alla vecchia fornitura, ma rigenerate, rinnovate e reintegrate nel nuovo sistema, si avranno a disposizione 50 occhi circa sulla città. La maggior parte di queste telecamere verranno collocate maggiormente laddove c’è maggior concentrazione di utenza, ma questo non ci ha impedito di collocarne alcune anche nelle frazioni del Comune. Il primo obiettivo è farle divenire un deterrente per la criminalità. In centrale operativa avremo un addetto che vigilerà grazie alla rete di ‘occhi’ su 50 zone differenti contemporaneamente. Non appena si noterà una criticità o un comportamento anomalo, verrà immediatamente convogliata nella zona segnalata la pattuglia più vicina, la quale verrà individuata dal sistema satellitare di cui siamo già in possesso. La forza di polizia verrà in questo modo attivata e dirottata sul posto. Il sistema prevede un’apparecchiatura di registrazione perfettamente conforme alla legge. Col tempo, anticipo, abbiamo in animo, e lo prevede già il capitolato di gara, di andare ad implementare sicuramente le telecamere con altre a lettura targhe, di modo che possano memorizzare tutti i veicoli che passano e avere un riscontro immediato del tipo: targa-persona. Ciò per registrare eventuali anomalie o veicoli rubati».

L’era della città sicura è in fase di avvio, forze armate e comune si stringono la mano, oggi, per suggellare definitivamente il patto della lotta alla criminalità.

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