
di Marzia Ponzi
Impossibile non essere catturati dalla sua eccentrica carica, innegabile la sua praticità soprattutto durante la bella stagione, eccola che torna prepotentemente ad esser protagonista dei nostri look, bentornata zeppa!
Avevamo cominciato a notarla ai piedi delle più ossessionate fashion victim che non perdono una nuova tendenza neanche a pagarle, già l’estate scorsa. Aveva fatto timidamente capolino tra granite e parei per soccorrere le più bassine durante le imbarazzanti passerelle in spiaggia, e subito le più audaci avevano risposto al suo irrefrenabile richiamo indossandola anche la sera sotto mini-dress e gonne gitane. Dal classico sughero al legno passando per la pelle e per inediti materiali come il plexiglass, il vinile o la rafia, questa estate sarà una vera propria zeppa mania a cui nessuna ragazza o donna potrà sottrarsi se non in casi estremi.
Abolita la pianella: la donna deve tornare sul piedistallo, proprio come dettava dal suo trono di regina madre del punk e dei look estremi Lady Viv Vivienne Westwood (foto a lato), che a metà degli anni Ottanta rilanciò il plateau e con esso una filosofia della moda che voleva la bellezza della donna sempre issata un gradino più in alto. Proprio dall’alto di quel fantomatico palcoscenico cadde paradossalmente la “ancheggiatrice” per eccellenza, che cammina sui tacchi come fossero ciabatte delle più comode Naomi Campbell. Le immagini di quello sgradevole incidente della top model che durante la sfilata della stilista inglese, incappò in un “tonfo” pazzesco a gambe aperte, fecero rapidamente il giro del mondo ma evidentemente non scoraggiarono per nulla la voglia di apparire del gentil sesso che ancor oggi riserva alla zeppa un posto di tutto rispetto tra gli accessori primari.
Ma la creazione del plateau non può certo attribuirsi alla ex signora Mc Claren che pur tante tendenze ha ideato e reso popolari. Questa suola rialzata ha infatti delle origini antichissime, risalenti alla Venezia del 1600 in cui erano molto diffuse le “chopine”, anche se è poi negli anni ’40 del ‘900 che avrà, con il nome di “miranda”, la definitiva affermazione. Indossata, infatti, come un secondo piede dalla diva portoghese Carmen Miranda, passata alla storia come la star dai capelli sovraccarichi di frutta tropicale (in particolar modo banane), truccatissima e coloratissima che porterà al successo oltre il suo carismatico personaggio anche le sue spettacolari scarpe dalla zeppa altissima.
Rese forse necessarie dalla estremamente bassa statura, ne diverranno comunque uno dei simboli identificativi esattamente come ella lo diverrà della sua terra d’adozione: il Brasile. E ‘ per questo imprescindibile legame che la signora Tico Tico, precorritrice degli estrosi spettacoli in puro stile drag queen che pure faranno della zeppa negli anni a seguire uno vero status symbol, ha meritatamente guadagnato il titolo di madre morale della pesante calzatura. Altrettante certezze si possono avanzare sulla paternità da attribuire senza alcun test del dna al “ciabattino italiano” Salvatore Ferragamo, che l’ha materialmente messa al mondo brevettando il primo tacco a zeppa di sughero addirittura nel 1935. Da allora in poi questa calzatura tornerà periodicamente di moda per essere ogni volta reinventata con nuovi materiali ed innovative forme. Negli anni Sessanta contesterà sotto le minigonne e nei Settanta con i jeans a “zampa di elefante” oserà anche ai piedi dei maschietti. Negli anni Novanta esaudirà semplicemente il nostalgico amarcord degli stilisti più attempati. Questa estate sarà per l’ennesima volta riproposta, figlia e perfetta interprete del nostro tempo che vuole donne filiformi e altissime, sempre disinvolte e a proprio agio, con camminata spedita e fiera.
E allora nulla più di zeppe altissime ma studiate per mantenere il piede in posizione quasi orizzontale potrà aiutarci!