D’Alfonso fa scacco matto in Abruzzo, «Ora guerra ai guai»

26 maggio 2014 | 20:47
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D’Alfonso fa scacco matto in Abruzzo, «Ora guerra ai guai»

«Metterò grande energia nei prossimi cinque anni, nei quali dedicherò guerra ai problemi dell’Abruzzo».

Ha esordito così Luciano D’Alfonso, arrivato al comitato elettorale da neopresidente della Regione Abruzzo, visto il distacco ormai incolmabile con il presidente uscente Gianni Chiodi.

D’Alfonso si è precipitato a Pescara dopo aver aspettato il trionfante esito elettorale che lo vede quasi con venti punti di vantaggio a metà dello scrutinio sul rivale Chiodi in un convento di Leonessa dove è andato in ritiro spirituale.

«Mi aspettavo questo risultato perché ho girato l’Abruzzo in ogni piazza e l’Abruzzo che vale mi ha risposto che vuole valere ancora di più», ha detto il neopresidente.

«Dopo cinque anni renderemo spedita la funzione di ausilio della Regione a favore dei Comuni del cratere e della ricostruzione. Oltre alle mura aiuteremo anche le imprese a ripartire». Luciano D’Alfonso chiude il suo primo discorso da neopresidente sottolineando che garantirà «un impegno esclusivo, senza risparmiarmi un attimo, per la ricostruzione».

SULL’AVVERSARIO CHIODI DICE: «Ho ricevuto una chiamata ed un sms da Gianni Chiodi che mi hanno fatto molto piacere. Alla chiamata non ho potuto rispondere, all’sms sì. Credo che lui volesse esprimermi il riconoscimento di questo risultato».

Lo ha affermato il nuovo presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, annunciando che più tardi richiamerà l’ormai ex governatore. «Mi pare – ha aggiunto D’Alfonso – che sia un gesto di gentleman agreement. Apprezzo queste regole di civiltà che, a tratti, in campagna elettorale non sono state coltivate».