
di Alessia Lombardo
Soltanto un europarlamentare abruzzese rappresenterà la nostra regione in Europa. Si tratta della ‘grillina’ – il movimento pentastellato non gradirà la dicitura – Daniela Aiuto, svizzera di nascita, ma cresciuta a Vasto (Chieti).
Elezione mancata per un soffio da Filippo Piccone (Ndc-Udc), risultato secondo dopo l’eletto Lorenzo Cesa. Come affermato ai microfoni de IlCapoluogo.it il risultato sarà utile in chiave di «costruzione per il futuro».
Certo è che la cultura della sconfitta, vedi soprattutto Beppe Grillo, non è delle Europee del 2014.
Ma andiamo per gradi.
Trionfo storico e disatteso, per quel che concerne i consensi record, per il presidente del Consiglio, nonché segretario del Pd, Matteo Renzi. Un 40% che resterà nella storia.
Etichettato dai più come showman, che rassicura perché intenzionato a «rifondare senza demolire» il rampante piddino fiorentino ha finalmente ottenuto la legittimazione dagli elettori dopo il (definito dai più) «golpe» ai danni dell’ex premier Enrico Letta nonostante l’ #enricostaisereno.
Il rottamatore per eccellenza, con gli 80 euro risultati decisivi, ha sbaragliato gli altri competitor.
Promesse populiste sulla falsa riga dell’Imu berlusconiana.
Troppi i punti dati al re del web Grillo con i simpatizzanti del movimento pentastellato che nel day after hanno gridato a un’informazione “renziana” e al loro guru che si è definito in piazza «oltre Hitler». Sia chiaro: è colpa della stampa non dei non detti del tandem Grillo-Casaleggio.
Inoltre i sondaggi, come sostenuto dagli adepti “grillini”, avrebbero giocato a favore di Renzi spaventando gli elettori che non hanno così riconfermato la fiducia al movimento di protesta poco capace di andare oltre.
Altro che sorpasso!
Dopo la disattesa débâcle si sono rincorse voci sulla rottura del M5S ma Grillo dopo un incontro con Casaleggio pare abbia deciso di continuare la «guerra».
Mister B., condannato e ai servizi sociali, si è dovuto accontentare del 16,81% per Forza Italia “2.0”. Pagate care sia la condanna che la divisione con il «traditore» Angelino Alfano.
Stando ai risultati ottenuti il ciclone Renzi ha abbracciato tutta l’Italia che, seppur schiacciata dalla crisi, colloquierà con toni distesi con Angela Merkel, rieletta in Germania.
In Francia e Gran Bretagna l’antieruopeismo ha avuto la meglio: andranno nell’Europarlamento per battere i pugni. Speriamo lo faccia anche il premier Renzi.