
di Roberta Galeotti
Raggiunto questa mattina nel suo ufficio dell’Emiciclio il consigliere PD, riconfermato a pieni voti, Peppe Di Pangrazio per un commento a caldo.
«Non avevo dubbi sul successo di D’Alfonso e sono molto soddisfatto del risultato che il lavoro di squadra ci ha assicurato», ha dichiarato un Di Pangrazio sereno ed entusiasta del risultato che, con 6.400 preferenze, ha addirittura superato di oltre 1000 voti quello del 2008.
Un risultato che ha visto il consigliere scontrarsi con i colossi storici della sinistra marsicana come Giovanni D’Amico, Gianfranco Tedeschi e Lorenzo Berardinetti, che vede in ballo la possibilità di uno scranno secondo i conteggi dei quozienti.
Di Pangrazio si è inserito come un cuneo nel processo di sedimentazione del PD aquilano, come catalizzatore nella dinamica di assestamento tra le vecchie anime del Pc e le anime moderate.
La forza del consigliere cinquantenne e della sua squadra ha talmente tanto rotto gli equilibri provinciali del centro sinistra, da muovere tutto il PD aquilano coinvolto in questa elezione regionale in una lotta contro un unico «nemico straniero», capace di riunire forze storicamente antitetiche in una unica espressione di aquilanità. Da qui lo straordinario risultato di Pietrucci che ha catalizzato su di se tutte le anime, le correnti e le inimicizie storiche della nostra città.
«I consiglieri aquilani di maggioranza e di minoranza ora dovranno lavorare insieme per il rilancio delle aree interne e di tutto il territorio provinciale – ha spiegato il consigliere nell’intervista rilasciata a [i]Targatoaz [/i]-. Ringrazio tutti i candidati che hanno permesso a me e Pierpaolo Pietrucci di rappresentare il nostro territorio in Regione. Mi complimento con gli altri candidati che hanno portato al Partito Democratico 13.000 preferenze soltanto dalla Marsica. Ottimo anche il risultato di D’Amico e di Bacchetta.
Ora dobbiamo rappresentare in regione e difendere le necessità di tutto il territorio provinciale dall’Alto Sangro, alla Valle Peligna, passando per L’Aquila e la Marsica».
Un plauso particolare a Luciano D’Alfonso che, ha concluso il consigliere, «ha saputo fare squadra, dimostrando ai suoi candidati la disponibilità a cambiare le sorti di questa regione».
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