Arrivati i bimbi dal Congo, gioia anche a L’Aquila

28 maggio 2014 | 13:42
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Arrivati i bimbi dal Congo, gioia anche a L’Aquila

E’ una festa anche aquilana quella legata all’arrivo in Italia dei bambini adottati in Congo. Tra i genitori intrappolati nell’attesa c’era, infatti, anche una coppia aquilana. Luca e Giulia, insieme ad altre coppie, sono finalmente riusciti ad abbracciare i loro figli adottivi.

Commozione, abbracci e lacrime ai piedi della scaletta dell’aereo militare che ha portato a Roma dal Congo i 31 bambini adottati da famiglie italiane, per mesi bloccati da problemi burocratici. Il ministro Maria Elena Boschi, inviata dal Governo in Congo, è scesa dall’aereo tenendo per mano due tra i più piccoli adottati. Le famiglie che aspettavano in pista hanno accolto i bambini con manifestazioni di gioia, gratitudine e profonda commozione.

All’aeroporto militare di Ciampino, dove si è conclusa la lunga e tormentata vicenda dei 31 bambini congolesi, è scoppiata la gioia e l’emozione delle famiglie italiane che li hanno adottati. Prima ci sono stati gli applausi, quando l’Airbus A 319 dell’Aeronautica militare si è fermato a poche decine di metri, con i telefonini che scattavano foto e i saluti a braccia alzate perché anche i bimbi li vedessero dai finestrini. Poi di nuovo gli applausi quando il ministro Boschi è sceso la scaletta tenendo per mano due dei piccini.

Sono seguiti lunghi abbracci, baci e lacrime, sottobordo, dove mamme, papà, fratelli e sorelle hanno subito individuato il proprio nuovo membro della famiglia. Le nuove famiglie dei piccoli congolesi erano giunte all’aeroporto di Ciampino fin dalle prime ore della mattinata e hanno atteso l’arrivo dell’aereo da Kinshasa nella palazzina di rappresentanza del 31 Stormo.

«I bambini stanno bene, sono felici di essere con le famiglie adottive e in aereo mi hanno fatto una treccia ai capelli», ha detto il ministro Boschi. «In viaggio i bambini – ha aggiunto – hanno dormito molto perché erano stanchi. Sono impazziti di gioia quando una volta atterrati a Ciampino dai finestrini dell’aereo hanno riconosciuto i genitori che li aspettavano sulla pista».