
di Giovanni Baiocchetti
«L’Aquila e il cratere sismico saranno di nuovo al centro dell’agenda della Regione Abruzzo». È il messaggio di soddisfazione emerso all’unisono nella conferenza stampa post elezioni nel quartier generale del Partito Democratico aquilano. Inizia con i ringraziamenti l’intervento del segretario cittadino del partito, Stefano Albano, che parla di «campagna elettorale particolare, che è andata a stabilire una svolta nel rapporto ente Regione-cratere sismico, il cui successo è dovuto anche allo straordinario lavoro del gruppo dei Giovani Democratici».
L’affermazione del neopresidente della Regione, Luciano D’Alfonso, è stata netta all’Aquila: il 56,1 per cento dei consensi. Un dato sorprendente considerata la sua provenienza geografica, a Pescara ha ottenuto il 44,5 per cento dei voti.
{{*ExtraImg_202938_ArtImgRight_300x193_}}Dunque, «la città esce rafforzata – continua Albano – e torna al centro dell’agenda regionale. L’Aquila e il suo territorio, abbandonati negli ultimi cinque anni dall’ente regionale, hanno vinto. Pietrucci è stato il primo eletto in provincia, la Altamura ha raccolto ben 700 voti. Affermazione che dà al Pd aquilano una grande carica di responsabilità».
Di responsabilità sul futuro dell’Abruzzo da parte del Partito Democratico parla anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, secondo cui «la città ha ripagato la richiesta che il partito ha lanciato con le primarie e si è riconosciuta nel nostro percorso. Si consolida, dunque, un rapporto di fiducia tra L’Aquila e il partito, che non fa altro che rafforzare la città. Ora possiamo creare una regione nuova, che supera i campanilismi e che può valorizzare tutte le vocazioni delle sue varie aree. L’Aquila e Pescara non saranno in competizione ma in sinergia, due città complementari. Affronteremo insieme questioni calde come la ricostruzione, ci batteremo per recuperare l’efficacia della sanità abruzzese, lotteremo per la cultura e il sociale».
{{*ExtraImg_202939_ArtImgRight_300x192_}}Parla di «vittoria in primis di Pietrucci» l’ex parlamentare aquilano Giovanni Lolli, precisando che «da questi risultati emerge come la forza del Pd cittadino non venga solo dalla triade Cialente-Pezzopane-Lolli, ma da un’intera squadra, composta anche da molti giovani».
Lolli pone un paletto su un suo probabile incarico prestigioso nella nuova squadra: «D’Alfonso mi chiede di assumere un ruolo importante. Potrebbe essere un’occasione utile per L’Aquila e il suo territorio. Io sono lusingato, ma devo dire che ho avuto già tanto dalla vita e ora devo dare un esempio: non parteciperò ad alcuna giunta in cui non ci sia una donna». Nel dettaglio, infatti, la legge abruzzese prevede che ci sia un solo posto per un esterno, sia esso da assessore o da vice-presidente. «Qualora non dovesse essere eletta nessuna donna, rifiuterei l’incarico per lasciare il posto al gentil sesso», dice Lolli. «Qualora, invece, D’Alfonso metta una donna in Giunta, accetterei l’incarico», che potrebbe essere da assessore o addirittura da vice-presidente.
{{*ExtraImg_202940_ArtImgRight_300x192_}}Concludono l’incontro con un breve intervento Sabrina Altamura e Pierpaolo Pietrucci. Il neoeletto consigliere regionale si dice «pronto a fare da portavoce di tutti i problemi delle aree interne abruzzesi. Ho ricevuto voti in tutta la provincia dell’Aquila – dice – molti dalla Marsica e dalla zona Peligna/Alto Sangro. La mia visione non sarà dunque ristretta alla città. ma aperta all’intera provincia».
Prossima importante tappa, un consiglio regionale che a giorni dirà di più sulla nuova squadra di governo della Regione Abruzzo.