Terremoti: «Uscire da logica emergenza»

29 maggio 2014 | 13:42
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Terremoti: «Uscire da logica emergenza»

«Le calamità naturali si susseguono purtroppo con frequenza sul territorio italiano e occorre affrontarle, oltre che con la prevenzione, uscendo da una logica emergenziale di gestione caso per caso e assicurando, nel contempo, un ruolo più incisivo alle Regioni in materia». E’ questa la sollecitazione unanime rivolta al Governo dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali, riunita sotto la presidenza di Renato Balduzzi, che ha affrontato, nella seduta di stamattina, il decreto-legge 74/2014 recante misure urgenti in favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dal terremoto e da successivi eventi alluvionali.

«E’ necessario – ha esortato Balduzzi – arrivare a una nozione di ‘emergenza’ coerente con il significato di questa parola e che non dia luogo a situazioni che si protraggono negli anni come spesso è capitato. Non si tratta – ha aggiunto – di una strada semplice da percorrere, ma è giunto ormai il tempo di imboccarla con decisione».

Una sollecitazione analoga è stata lanciata anche sul decreto-legge 73/2014 sulla proroga di alcune gestioni commissariali per il completamento di opere pubbliche (relatore Gian Luigi Gigli, PI).

Nel dare parere favorevole al Dl 74/2014, la Commissione ha ricordato l’esistenza di altre situazioni di emergenza dichiarata sul territorio nazionale e in particolare in Lombardia e Veneto, regioni colpite dallo stesso fenomeno sismico che ha interessato l’Emilia-Romagna nel 2013, e Sardegna, Abruzzo e Marche, con specifico riferimento a Senigallia, interessate da gravi alluvioni.

Proprio prendendo atto di questa situazione, la Commissione, viene sottolineato, «ha rappresentato l’esigenza di assicurare la stessa attenzione a tutti i casi di emergenza già dichiarata e di prevedere iniziative legislative che razionalizzino e uniformino le procedure per l’attivazione di interventi nazionali di assistenza alle popolazioni e di ricostruzione nei territori colpiti da eventi calamitosi, definendo al meglio il ruolo delle autonomie territoriali per assicurare il coordinamento dell’azione di Governo, delle regioni e degli enti locali».