Agguato Montesilvano, arrestato: «Sono innocente»

30 maggio 2014 | 14:37
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Agguato Montesilvano, arrestato: «Sono innocente»

Ha ribadito la sua innocenza anche davanti al gip Maria Michela Di Fine, Vincenzo Gagliardi, il 49enne arrestato perché accusato del tentato omicidio di Carlo Pavone, l’ingegnere di 42 anni raggiunto da un proiettile alla testa la sera dello scorso 30 ottobre, dopo essere uscito di casa per andare a buttare la spazzatura, in via De Gasperi a Montesilvano (Pescara).

L’interrogatorio di garanzia si è svolto stamani nel carcere di Pescara, dove il 49enne è rinchiuso da mercoledì. Presenti, oltre al gip, il pm Anna Rita Mantini e l’avvocato di Gagliardi, Renzo Coloantonio.

«Il mio assistito – ha detto l’avvocato ai giornalisti presenti davanti al carcere – ha risposto a fondo a tutte le domande ed ha rinconfermato la sua innocenza».

Rispetto agli elementi che hanno portato all’arresto, come la presenza di polvere da sparo sui vestiti o le ricerche effettuate su internet, il legale ha sottolineato che «Gagliardi ha fornito delle risposte in merito che saranno verificate».

Il difensore del 49enne ha inoltre affermato che

«tutta la famiglia di Gagliardi» ha fatto pervenire al suo assistito una lettera «per esprimere vicinanza, affetto e solidarietà».

Incalzato dai cronisti che chiedevano se la lettera fosse firmata anche dalla moglie del 49enne, il legale ha solo detto che «non hanno messo le firme di fronte a me, ma comunque è una cosa che viene dalla sua famiglia intera. Le firme – ha ribadito – non le ho viste, ma non ho nessun motivo di dubitare che non sia così».

Il legale ha aggiunto che Gagliardi «è provato per i fatti e le condizioni in cui si trova, ma è molto fermo nel difendere la sua innocenza. E’ estremamente preoccupato per la sua famiglia e per le conseguenze non solo morali, ma anche di tipo economico».

Colantonio ha poi detto che farà «richiesta di revoca della misura nel momento in cui cesseranno le esigenze cautelari. Non è un personaggio di statura criminale – ha concluso l’avvocato – e credo che anche la Procura se ne sia resa conto».